''Il presidente Della Valle ha voglia di rilanciare, di mettere a disposizione di Montella una squadra all'altezza e qui siamo tutti fiduciosi''. Il club manager della Fiorentina Vincenzo Guerini ha provato ieri a rassicurare i tifosi viola davanti a quella che si sta confermando come un'autentica rivoluzione in atto: molti infatti i giocatori che finora sono stati ceduti o se ne sono andati per fine contratto, da Montolivo a Natali, da Marchionni a Kroldrup, continuando con Behrami, De Silvestri e Gamberini, gli ultimi in ordine di tempo ad essersi trasferiti in un'altra squadra. Il tutto a fronte degli acquisti finora effettuati di El Hamdaoui, Hegazy, Roncaglia, Lupatelli e in attesa di Cuadrado (operazione gia' definita con l'Udinese, il giocatore operato d'urgenza lunedì d'appendicite sara' dimesso a breve ed entro il fine settimana potrebbe raggiungere il ritiro viola) oltre a Viviano e Della Rocca la cui situazione potrebbe finalmente sbloccarsi entro un paio di giorni. Prade' ha incontrato il manager di Elm. Di certo la Fiorentina e' ancora un cantiere aperto, una mezza squadra come l'ha definito scherzosamente lo stesso Guerini, pero' da qui a bocciarla ce ne corre: ''Ai tifosi dico 'aspettate a giudicare, fatelo quando sarà il momento' - ha dichiarato il club manager mentre consegnava al sindaco di Moena Franceschetti una maglia viola con scritto il nome della localita' di Val di Fassa col numero 12 - siamo ancora incompleti, ma sono convinto che entro meta' agosto Montella avra' la squadra che merita. Lo striscione di contestazione apparso ieri al campo d'allenamento, a firma Viola Club Feltre, resta ad ora un fatto isolato (recitava: "Società ridicola, progetto inesistente, adesso basta"). Nella tifosera c'e' un clima d'attesa dopo le ultime delusioni, vale anche per il futuro di Jovetic sul quale Guerini ha ribadito quanto dichiarato dalla proprieta' di recente, ovvero che non e' sul mercato nonostante la corte della Juve. Intanto il montenegrino s'e' soffermato a fine allenamento a firmare autografi ai pochi tifosi rimasti. E a chi gli ha chiesto di restare lui ha scelto per adesso il silenzio.
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