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lunedì, 12 novembre 2012 - 14:48
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Empoli

Finto cardiochirurgo dietro le sbarre, tradito da un malore

Pendeva sulla sua testa una condanna a 16 anni per truffa, sostituzione di persona e appropriazione indebita
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Dal 2003 che Giulio Apuzzo, 71enne palermitano, compie truffe fingendo di essere il cardiochirurgo Gaetano Azzolina. Atre volte si è spacciato per un grosso dirigente della casa farmaceutica Roche, altre ancora per il migliore amico del noto medico. Ieri però la parabola dell'impostore è terminata grazie agli agenti guidati da Maurizio Di Domenico, mentre si trovava ricoverato all'ospedale di Empoli.

 

Le truffe del semplice infermiere sono diventate celebri, è riuscito in tutti questi anni, impersonando svariati personaggi, a riscuotere ticket, a vendere apparecchi medici, a farsi consegnare somme di denaro dai poveri malcapitati. Il personaggio da commedia napoletana, univa al suo aspetto innocuo, una capacità dialettica infarcita di termini medici.

 

Nel giugno 2011 era stato arrestato a Forlì, mentre era in viaggio sull'A14. Aveva avuto un scopenso cardiaco così dal casello avvertì il 118, facendosi ricoverare all'ospedale cittadino. Ma al momento di fornire le proprie generalità, vennero fuori delle incongruenze. Dagli accertamenti successivi si capì che dietro le spoglie dell'anziano malato si nascondeva il famigerato impostore. Arrestato dalla Mobile, venne scarcerato dopo pochi giorni per un rinvio provvisorio dell'esecuzione della condanna.

 

Per un anno non si è saputo più niente sul suo conto, fino a ieri, quando è stato nuovamente colto da un malore e si è rivolto al pronto soccorso di Empoli. Anche qui come a Forlì, i sanitari si sono insospetti quando l'anziano ha dichiarato di non avere dietro i documenti. A quel punto hanno allertato il 112 come da prassi. Gli agenti dopo i controlli sono risaliti alla vera identità del paziente, condannato a 16 anni di carcere dal Tribunale di Grosseto per un cumulo di pene legate ai reati di truffa, sostituzione di persona e appropriazione indebita.

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