"Ci sono indagini in corso, partite da una segnalazione del Comune di Firenze", poi sarà la magistratura a "fare chiarezza", "ho piena fiducia nella magistratura". Lo ha detto il sindaco Dario Nardella, rispondendo a una domanda sugli sviluppi dell'inchiesta sui parcheggiatori abusivi e su alcuni dipendenti della Sas che due giorni fa ha portato all'arresto, ai domiciliari, di un ispettore della polizia municipale di Firenze, Leonardo Toticchi, e di Nicola Raimondo, funzionario della Sas, che si trovava già agli arresti perchè coinvolto nel primo filone delle indagini.
Tra i due, per l'accusa, ci sarebbe stato uno scambio reciproco di favori, consistito nell'annullamento illegittimo di multe.
Nardella poi ha fatto riferimento ad Eugenio Giani, che non sarebbe coinvolto nell'indagine, ma il cui nome viene fatto da Raimondo, nel corso di una telefonata intercettata alla moglie, per un suo presunto interessamento presso un medico per un'intervento chirurgico, il sindaco ha spiegato che "Giani ha risposto con grande chiarezza, ha chiarito la sua totale estraneità".
Giani in una dichiarazione a Repubblica ha smentito il suo interessamento parlando di millanterie di Raimondo e ha affermato inoltre di non essersi mai fatto togliere multe.
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