Nei taccuini della cronaca nera fiorentina, quella di oggi, potrebbe essere ricordata come la giornata del delirio dei mitomani.
Dopo le rivelazioni, al momento prive di fondamento, di Angelo Izzo, il mostro del Circeo, che ha accusato il medico perugino Francesco Narducci, per la morte di Rossella Corazzin, la 17enne pordenonese sparita nel 1975 a Tai di Cadore (Belluno), evocando il mostro di Firenze; adesso trapelano le ammissioni, tutte da verificare, di un ex ufficiale dell'esercito Usa che avrebbe detto di essere il serial killer delle coppiette. Lo ha scritto Il Giornale stamani in edicola.
Per questo motivo, la Procura di Firenze starebbe vagliando in questi giorni, in cerca di riscontri, la dichiarazione del militare Usa. Tuttavia, anche la data evocativa scelta per rivelare le proprie colpe, l'11 settembre 2017, farebbe ipotizzare che il racconto sia frutto delle fantasia dell'ex ufficiale.
L'ex ufficiale avrebbe detto di essere il serial killer 'Zodiac', che fra il 1966 e il 1974 uccise almeno sei persone in California, e di essere colpevole anche dei delitti avvenuti a Firenze fra il 1974 e il 1985.
Secondo quanto scrive il Giornale, potrebbe trattarsi della stessa persona che Mario Vanni, il postino di San Casciano, condannato nel processo ai 'compagni di merende', aveva chiamato "Ulisse" in una conversazione intercettata il 30 giugno 2003 nel carcere Don Bosco di Pisa.
"Ulisse" secondo Vanni, e secondo la testimonianza che arriva dagli Usa, sarebbe il vero autore dei delitti seriali avvenuti nelle campagne fiorentine.
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