Arriva la sentenza per il caso Quadra, la società di progettazione che avrebbe ricevuto favoritismi tra il 2007 ed il 2009 dagli uffici urbanistica del Comune di Firenze. Per l'accusa, in quel periodo, la societa' avrebbe praticamente monopolizzato l'edilizia privata in citta'. L'ex capogruppo del Pd in consiglio comunale a Firenze, Alberto Formigli, e' stato condannato a tre anni e nove mesi. Formigli, che e' stato anche presidente della commissione urbanistica del Comune, era accusato di essere un socio occulto di Quadra.
Secondo l'accusa , Ciolli e Benedetti si sarebbero messi ''a disposizione dei soci della societa' Quadra'' assicurando ''il rilascio delle autorizzazioni'' anche ''facendo pressioni sui loro colleghi per la soluzione di qualsivoglia problematica nel caso in cui non si trattasse di pratiche edilizie trattate'' da loro personalmente. In questo modo avrebbero assicurato alla Quadra ''una posizione di preminenza nel settore dell'edilizia privata nel territorio fiorentino''. In cambio avrebbero ottenuto, tra l'altro, la ''disponibilita' di mezzi finanziari che investivano in Italia e nei Paesi dell'Est''.
Tra gli imputati anche l'ex presidente dell'ordine degli architetti, Roberto Bartoloni, condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione, e gli ex responsabili dell'ufficio edilizia privata del Comune, Bruno Ciolli e Giovanni Benedetti condannati a 5 anni. Condanna a 6 mesi anche per il vice presidente del Consiglio comunale di Firenze, Salvatore Scino. Fra le accuse ci sono l'abuso edilizio e la corruzione, mentre il tribunale non ha riconosciuto l'esistenza del reato di associazione per delinquere. Tra i condannati, con pene da un anno e mezzo a tre anni e mezzo di reclusione, anche alcuni imprenditori, come Mario Margheri, Lorenzo Giudici, Francesco Bini, Paolo e Marco Perugi e Luca Pecorini. Assolto il dirigente Uisp Ugo Bercigli, che era accusato di falso per una Dia per i lavori di ristrutturazione della sede provinciale fiorentina dell'associazione.
Per il difensore di Formigli e Bartoloni, l'avvocato Pier Matteo Lucibello, quella di oggi "e' una sentenza molto dura, tanto piu' che e' stato esclusa l'associazione a delinquere. Colpisce in particolare la condanna per corruzione: dal dibattimento ne era emersa l'inesistenza".
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