Le opere realizzate abusivamente in area demaniale, in riva all'Arno a Firenze, attorno alla piscina della societa' Rari Nantes ''possono rappresentare un'ostruzione allo spazio soggiacente alle piene ordinarie'' del fiume ''con conseguente pericolo per la pubblica e privata incolumita'''. E' quanto scrive il pm Luigi Bocciolini nella richiesta di sequestro dell'area: i sigilli sono stati apposti ieri. Due gli indagati: il presidente della Rari Nantes, Andrea Pieri, e il gestore del bar della struttura, accusati di aver costruito abusivamente sulla terrazza un gazebo per chiudere l'area - con tanto di porta in ferro -, una struttura per l'impianto musicale e una pavimentazione in legno. Secondo quanto emerso dalle indagini, poi, per l'occupazione dell'area demaniale ''l'amministrazione provinciale vanta un credito di 866 mila euro per indennita' di occupazione dovuta per gli anni 2001-2012''.Foto: Repubblica Firenze
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