“I miei clienti hanno rispettato il protocollo” ne è ancora convinto l'avvocato Francesco Maresca difensore del Maresciallo capo Stefano Castellano, dell'appuntato Agostino Dalla Porta e dei pari grado Vincenzo Corni e Davide Ascenzi, i quattro carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze per cui la Procura fiorentina ha chiesto il rinvio giudizio, insieme a 3 sanitari del 118, con l'accusa di omicidio colposo per la morte di Riccardo Magherini, deceduto durante un arresto in Borgo San Frediano a Firenze la notte del 3 marzo scorso.
“La richiesta di rinvio a giudizio è una conseguenza all'atto di chiusura delle indagini” ha proseguito il legale che per la prima volta ha parlato del “dispiacere dei militari per la morte di Magherini”. “Il comportamento dei carabinieri è stato assolutamente secondo protocollo proprio per la pericolosità del Magherini” ha ribadito ai microfoni del Tg3 il difensore dei quattro militari. Immediata la reazione sdegnata della famiglia di Riccardo Magherini.
“Siamo indignati per le parole di Maresca” ha detto a ilsitodifirenze.it il padre Guido Magherini, “ma le sue affermazioni non fanno testo ed è stato e continuerà ad essere smentito dai fatti”.
“I quattro carabinieri che andranno a processo con l'accusa di aver ucciso mio figlio, hanno anche svolto indagini subito dopo la morte di Riccardo” continua Guido Magherini spiegando come “prima abbiano diretto due interrogatori e poi siano andati a farsi refertare al pronto soccorso per poi denunciare mio figlio. Uno di loro è stato visitato e dimesso in 7 minuti, un altro in appena 8. Questo è scritto nelle carte che andranno al processo”. (VEDI FOTO)
“Maresca sa perfettamente che quel protocollo è stato violato in ogni sua parte e verrà dimostrato l'accanimento nei confronti di Riccardo che ha avuto solo la colpa di trovarsi nelle mani di queste persone” ha proseguito il padre di Magherini. “Maresca sa bene" ha concluso Guido Magherini "che quei carabinieri dovevano intervenire per una persona che chiedeva aiuto e che invece è morta tra i loro calci e la compressione che gli hanno provocato, cavalcandolo continuamente e provocandogli l'asfissia che l'ha portato alla morte”
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I REFERTI MEDICI DI DUE DEI QUATTRO CARABINIERI PER CUI LA PROCURA HA CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER L'OMICIDIO COLPOSO DI RICCARDO MAGHERINI.
I VERBALI DEGLI INTERROGATORI SVOLTI DA TRE DEI CARABINIERI INDAGATI LA STESSA NOTTE IN CUI E' MORTO RICCARDO MAGHERINI.
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