“Arrivano 100 milioni di euro dal governo per Firenze. Per la cultura e il mantenimento del patrimonio. E sappiamo già come sono stati ripartiti: 60 milioni per il Teatro dell'Opera e 40 milioni per gli Uffizi. Per quali opere? Non è dato sapere”.
Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta la notizia delle risorse in arrivo per la città. E spiega: “Non siamo certo contrari al recepimento di soldi dallo Stato. Ma la cosa che più fa sorridere in questa situazione è che è già tutto deciso. Non dal Comune in accordo con il governo. Ma da Renzi”.
“Pare proprio – continua il consigliere – che questo avvenga per mettere delle pezze ad una cattiva gestione della precedente amministrazione. In parole semplici Renzi continua a fare il sindaco di Firenze. E lo fa a suo modo. Decide, eroga e spende i soldi per i suoi progetti. Nessun confronto”.
“Non è una polemica sterile la nostra – conclude Grassi – ma un'amara constatazione. Servono sì dei fondi per terminare i lavori per il Teatro dell'Opera, ma solo perché sono stati sbagliate tutte le previsioni in fase di progettazione. E chi sarebbe il responsabile di questa situazione?”.
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