"Il decreto Salvini produce più clandestini perchè genera caos e aumenta l'insicurezza nelle nostre città" lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella parlando delle azioni comuni di alcuni sindaci italiani in materia di sicurezza e immigrazione previste dal Governo.
"Nelle prossime settimane ci ritroveremo con migliaia di richiedenti asilo in mezzo ad una strada che finiranno nelle mani di una criminalità organizzata o comune" ha denunciato il sindaco parlando con i giornalisti a Palazzo Vecchio.
"Un ministro dell'interno si dovrebbe occupare di questo non intimidire i sindaci ma ascoltarli perchè noi abbiamo a cuore la sicurezza dei nostri cittadini - ha proseguito Nardella - per questo a Firenze non violeremo nessuna legge ma apriremo un tavolo con tutto il mondo del volontariato, del terzo settore e delle istituzioni locali, in attesa che apra a livello nazionale una discussione per riscrivere la legge in molte sue parti".
"Il modello Firenze coniuga legalità ad accoglienza - ha aggiunto il sindaco rispondendo alle domande dei cronisti- il mio è buonsenso e non è buonismo". "Il nostro obiettivo è quello di riscrivere una legge sbagliata e pericolosa. Il decreto non è contro gli immigrati ma contro i cittadini".
"Stiamo valutando insieme ai nostri avvocati e ad alcuni costituzionalisti - ha spiegato il sindaco - una strada per arrivare alla Corte Costituzionale in via incidentale".
"Nel decreto Salvini ci sono molte fregature per i sindaci - ha proseguito Nardella - perchè si trovano davanti ad un problema di ordine pubblico che non compete a loro e spetta al ministro".
"Il ministro cosa fa con i novecento migranti che nella provincia di Firenze saranno messi in mezzo a una strada" ha domandato ironico Nardella "non ci sono risorse significative per la nostra città".
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