Dopo l'entrata in vigore della contestata Tassa di Soggiorno, è attesa per mercoledì 13 luglio la pronuncia del Tar sul ricorso presentato dagli albergatori fiorentini contro quello che ritengono un balzello: la tassa prevede un euro al giorno (a persona) per ogni stella dell'albergo, il che significa, ad esempio, che un soggiorno di una settimana in un hotel cittadino a tre stelle comporta un esborso di 21 euro (oltre il prezzo per la camera).
La cosa che innervosice maggiormente i turisti è che la tassa di soggiorno non viene inclusa nel listino prezzi delle camere, ma viene aggiunta a parte nel conto finale: un'abile mossa per cavalcare l'onda del dissenso, visti i prezzi degli alberghi cittadini del centro storico. Di contro, si deve riconoscere che la tassa poteva essere applicata in base percentuale rispetto al prezzo per il pernottamento e non in base al numero delle stelle. Ci sono alberghi a tre stelle in zone periferiche in cui il costo giornaliero per una camera singola può scendere fino a 50€, mentre per uno della stessa categoria, però in posizione centrale, si può salire fino a 90€ ed oltre, ma la tassa è uguale per tutti: nel primo caso la tassa di soggiorno comporta un aumento del 6%, mentre nel secondo risulta del 3,33%.
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