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giovedì, 08 novembre 2012 - 08:48
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"Comune di Firenze indebitato"

Grassi e De Zordo: "Le rassicurazioni di Renzi sul bilancio? - Parole per salvare la faccia"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

"Il sindaco Renzi si difende oggi dalle accuse che gli stanno piovendo addosso da più parti per la sua evidente assenza dai lavori del Consiglio comunale enumerando le iniziative cittadine a cui ha partecipato ultimamente, e reagisce alle critiche sul bilancio in rosso del Comune dando la colpa alla Legge di stabilità. Troppo facile." dichiarano i consiglieri Ornella De Zordo di perUnaltracittà e Tommaso Grassi di Sel che aggiungono: "La sua assenza ai lavori del Consiglio è clamorosa: non è più intervenuto alle sedute dall'inizio della sua campagna cioè dal 13 settembre, e si è fatto rappresentare da altri o semplicemente ha fatto saltare appuntamenti importanti come l'incontro con il personale del Comune in agitazione che lo aspettava a un incontro con lui concordato per il 30 ottobre. Sono molti i problemi esplosivi in città, tutti trascurati, mentre la presenza del primo cittadino è stata segnalata per il taglio di qualche nastro o a qualche celebrazione di circostanza."

"Quanto al bilancio del Comune, sarà bene ricordare che i conti non godono affatto 'di ottima salute' come sostiene Renzi, anzi, vedono un indebitamento con le banche aumentato, da quando Renzi è in carica, di circa 90 milioni di euro" ribadiscono i consiglieri Grassi e De Zordo. "Inoltre, il bilancio del Comune di Firenze si basa - per un pareggio formale - su mutui con le banche che hanno raggiunto oggi un indebitamento di oltre 550 milioni di euro a fine 2012 e su alienazioni futuribili, che avrebbero dovuto portare in cassa ben 302 milioni di euro negli ultimi tre anni, ma che ad oggi hanno fruttato solo 25 milioni. - sostengono i Consiglieri - Eppure, per agevolare le vendite, il Sindaco ha fatto approvare in Consiglio le varianti urbanistiche che consentono il cambio di destinazione d'uso di immobili di proprietà comunale su cui l'Amministrazione vuol far cassa. Grazie al decreto Salva Italia, prontamente applicato dalla Giunta Renzi, si impoverice così il patrimonio immobiliare della collettività e si danno in mano ai privati ben 13 immobili, alcuni di pregio ambientale e culturale straordinario."

"Per non parlare della disinvoltura con cui Renzi ha portato in Giunta le famose 53 delibere fuori sacco senza parere di regolarità tecnico-contabile, ultima goccia che ha provocato le dimissioni del precedente Assessore al Bilancio, che ha lasciato l'incarico a maggio - continuano De Zordo e Grassi commentando: "Vogliamo aggiungere che Renzi ha voluto un Irpef senza alcuna progressione legata agli scaglioni di reddito e senza alcuna esenzione per i redditi minimi, sacrificando un'equità sociale che già manca anche sul piano nazionale e che avrebbe potuto trovare dei correttivi a livello locale."

"Infine - concludono i due consiglieri di opposizione - il Comune non sta emettendo i mandati di pagamento delle fatture per lavori già eseguiti dalle ditte per ben 56 milioni di euro, non paga le fatture dal giugno 2011 per circa 30 milioni e nonostante questo annuncia apertura di nuovi cantieri e approva progetti senza aver la copertura finanziaria: i conti ci sembrano tutt'altro che rassicuranti e se aggiungiamo che ha praticamente esaurito la capacità debitoria del Comune lasciando a chi verrà dopo di lui da gestire una situazione difficilissima, è evidente che le sue rassicurazioni sono solo parole per tentare di salvare la faccia nella campagna per le primarie."

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