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Saranno trasformate in centri benessere?

Continua la saga delle pensiline ATAF: la lunga storia di strutture inadeguate

Il Consigliere di SEL Grassi e la battaglia a suon di interrogazioni (senza risposte esaustive)
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Continua la saga di ATAF e del Comune di Firenze sulle poco adeguate pensiline di attesa dei bus installate a Firenze negli anni scorsi. Inaugurate in pompa magna alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni e giullari di corte vari, anche ai più stolti apparvero fin da subito la negazione della funzionalità.

Strutture completamente trasparenti che d'estate si trasformavano in veri e propri forni, tettoie che proteggono sommariamente gli utenti dall'acqua in occasione dei forti temporali e, in alcuni modelli, sedute troppo alte affinché anziani di media statura possano trovare riposo mentre sono in attesa dei bus. Il climax fu raggiunto nel luglio 2011, quanto ATAF diramò un comunicato palesemente falso, dove si affermava che per alcuni giorni le pensiline sarebbero state chiuse, poiché sarebbe dovuta essere effettuata manutenzione straordinaria e “verificata l'efficacia del film fotovoltaico installato per garantire ombra ai passeggeri e generare energia elettrica per l'illuminazione notturna delle zone di attesa del bus”. L'improbabile pannello fotovoltaico, in realtà non era altro che un film, installato dalla ditta Tecnosolar di Scandicci, che limitava la penetrazione dei raggi solari all'interno delle stesse, che fu posto a seguito delle lamentele degli utenti alle quali fece eco la stampa (compreso Il Sito di Firenze). Di fotovoltaico non c'era assolutamente niente, anche uno scanzonato studentello alla prima settimana di studio presso la Scuola Radio Elettra lo capiva con un'occhiata, ma Il Sito di Firenze, per avere la certezza assoluta, andò a scomodare un luminare della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Firenze, il quale confermò che non si trattava affatto di pannelli che possono produrre energia.

Le pensiline sono state installate a costo zero per il Comune grazie ad un baratto con la CBS Outdoor Srl, società che si occupa della pubblicità in esterno e della progettazione di strutture atte a diffonderla. Si spiega presto, dunque, come mai in origine le pensiline fossero interamente trasparenti. Se affermiamo che in questo modo il messaggio pubblicitario sia fruibile da ogni dove diciamo un'eresia? Pensiamo proprio di no. Fatto sta che, malgrado la pubblicità fosse fruibile, le strutture si rivelarono mal progettate, tant'è che con la scusa di verificare i pannelli elettrici, si è provveduto ad installare dei tiranti ad ics sotto ogni tettoia per rafforzarne la struttura ed evitare che in caso di forte pressione su una delle paratie laterali il tetto cadesse in testa agli utenti (come avvenne in Piazza Ferrucci).

Oggi, grazie al Consigliere Comunale di SEL, Tommaso Grassi, che ha seguito stoicamente la vicenda, abbiamo ricevuto l'ultima puntata della serie (che chissà quanto andrà avanti), dove l'Assessore alla Mobilità, Bonaccorsi, ex presidente di ATAF al tempo del contratto tra l'Azienda (allora pubblica) e CBS, risponde all'interrogazione n.889/2013 “Pensiline ATAF”, presentata dal giovane Consigliere.

 

Di seguito le domande di Grassi e le risposte.

 

Con riferimento all’interrogazione in oggetto si riporta quanto segue:

 

Domanda 1 – se gli studi per l’apposizione dei film fotovoltaici sul tetto delle pensiline sono stati avviati, se tali studi sono ancora in corso, e se è stata avviata la produzione di un primo prototipo;

 

Risposta 1 – gli studi sono stati avviati da ATAF SpA e riguardano la possibilità di sviluppare prototipi di film fotovoltaici che abbiano caratteristiche uguali a quelli attuali in termini di protezione di raggi UV e costi di investimento e manutentivi compatibili con le alimentazioni tradizionali.

 

Domanda 2 – se viceversa si tratta di un progetto che non è andato a buon fine e in questo caso quali sono i motivi ostativi alla realizzazione del progetto;

Domanda 3 – se l’ Amministrazione comunale non ritiene che tale progetto non si sia rivelato inconsistente e inadatto in relazione alle pensile di ATAF;

 

Risposte 2 e 3 – lo sviluppo della tecnologia è rapidissimo. Appare quindi opportuno calibrare le ipotesi progettuali con gli ultimi prodotti disponibili sul mercato, in modo da garantire tutti gli elementi che concorrono a determinare il concretizzarsi delle modifiche in parola. ATAF SpA compierà quindi, all’esito delle diverse HP progettuali, un’analisi specifica delle soluzioni in campo che tenga conto dei diversi paletti e vincoli normativi generali, specifici di costo, di impatto.

 

Se siamo fortunati e aspettiamo ancora un po', ci sta che lo sviluppo della tecnologia faccia sì che le pensiline, da poco funzionali, si trasformino in veri e propri centri benessere!

 

 

 

Donato Mongatti

 

 

A questi link gli articoli scritti in passato

 

http://www.ilsitodifirenze.it/content/202-videonotizia-le-nuove-pensiline-ataf-belle-ma-poco-funzionali

 

http://www.ilsitodifirenze.it/content/327-ataf-che-senso-ha-perch%C3%A9-si-chuidono-le-pensilie

 

http://www.ilsitodifirenze.it/content/666-pensiline-ataf-prima%20trasparenti%2C%20poi%20oscurate%20ora%20transennate

 

http://www.ilsitodifirenze.it/content/146-pensiline-ataf-la-ditta-installatrice-non-conferma-di-aver-installato-pannelli-fotovolta

 

http://www.ilsitodifirenze.it/content/906-le-barzellette-di-ataf-pensiline-messe-sicurezza-tutela-degli-utenti-video

 

http://www.ilsitodifirenze.it/content/619-la-denuncia-de-il-sito-di-firenze-arriva-consiglio-comunale

 

http://www.ilsitodifirenze.it/content/272-pensiline-ataf-grassi-%E2%80%9Cdiversi-indizi-diventano-delle-prove-sulla-pericolosita%E2%80%99-delle-st

 

http://www.ilsitodifirenze.it/content/458-cede-una-pensilina-viale-matteotti-pedoni-illesi-grazie-al-fotovoltaico

 
 

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