Un cittadino serbo di 30 anni, dalle numerose identità, è stato arrestato dalla Polizia Stradale di Firenze mentre transitava sull’A/1, vicino al casello di Barberino del Mugello (Firenze).
L’uomo, alla guida di un’auto, era con un amico e una donna, anche loro serbi. I poliziotti della Sottosezione di Firenze-Nord si sono insospettiti appena li hanno incrociati. La donna, che era incinta, ha accusato un malore, ma un medico l’ha visitata senza riscontrare nulla di grave. Gli agenti l’hanno lasciata andare, poiché era in regola.
Gli altri fermati, invece, hanno esibito patenti contraffatte. Uno dei due è stato denunciato a piede libero per falso documentale. L’altro, invece, era una vecchia conoscenza delle forze di polizia, specializzato nei furti in appartamento già da quando era minorenne. I poliziotti hanno spulciato tutte le banche dati disponibili, interrogando i numerosi alias a suo carico. Alla fine, la reale identità del furfante è saltata fuori anche grazie all’Interpol.
Su di lui pendeva una condanna definitiva a un anno di carcere. Lo straniero, nel 2015, era stato rimpatriato dalla Polizia di Stato in Serbia. L’uomo, pur non potendo rientrare in Italia, lo ha fatto nel 2016 attraverso il traforo del Monte Bianco. Per tale motivo, poi, il Tribunale di Aosta lo ha condannato e la Procura ne ha ordinato la carcerazione.
L’uomo è stato arrestato dalla Polizia Stradale. Ora si trova presso il carcere di Sollicciano. Quando avrà finito di scontare la pena sarà ricondotto in Serbia.
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