Dallo stalking, alla violenza psicologica, dagli abusi sessuali alle botte. Spesso, tutto insieme. La violenza sulle donne è ormai un’emergenza anche Firenze e per questo motivo l’assessorato alle pari opportunità propone in collaborazione con la commissione consiliare e le associazioni interessate ai temi di genere, una serie di iniziative per combattere il fenomeno e sensibilizzare i cittadini.
In primo luogo è stata presentata la campagna di comunicazione ‘Femminicidio è...’.
«Lo scorso anno le vittime di femminicidio sono state 137. Nel 2012, fino a oggi, le vittime sono oltre 100 – ha ricordato l’assessora Cristina Giachi – ci siamo riunite più volte con la commissione consiliare pari opportunità e con le associazioni che si occupano di tematiche di genere, a partire dall’11 luglio, ed è emersa la necessità di affrontare anche dal punto di vista culturale la situazione che sta dietro a tutte queste morti: educazione sbagliata, assenza di parità, mancanza di rappresentanza, falsa rappresentazione da parte dei media che continuano a parlare di raptus della gelosia, omicidi passionali ecc. Ci è sembrato utile, tenuto conto della scarsezza di mezzi economici e della carenza di competenze specifiche del tavolo in quanto tale, realizzare una campagna che ciascuna associazione avrebbe potuto veicolare attraverso i propri portali e i propri blog. La creazione di un messaggio comune dimostra la volontà delle associazioni di presentarsi compatte con le istituzioni nella lotta alla violenza sulle donne».
«E’ stato scelto – ha spiegato Cristina Giachi – di realizzare una campagna virale che nella ripetizione del messaggio sottolinei il concetto che femminicidio si ha quando una donna viene uccisa in quanto donna, togliendo ogni giustificazione a quello che può essere il movente. In una breve frase volevamo anche concentrare il concetto che la morte, la violenza arriva soprattutto tra le mura domestiche, dalle persone che sono vicine, nei luoghi che dovrebbero essere sicuri. Come in seguito abbiamo ritrovato nelle pagine di Riccardo Iacona, la violenza viene esercitata per ridurre al silenzio “la donna che ha detto no, che ha scelto di lasciare il compagno” e come abbiamo scritto in una delle nostre frasi “che ha detto basta”. La nostra gratitudine va prima di tutto alla giovane Gaia Pinos che ha elaborato gratuitamente per noi il progetto e a Enrica Ficai Veltroni e Ass. Soroptimist che ci hanno presentato Gaia».
«Tutte le battaglie fatte in questi anni non sono state sufficienti se i dati sono questi - ha rilevato Maria Federica Giuliani, presidente della commissione pari opportunità – dovevamo allora, e dobbiamo adesso, combattere una cultura generalizzata che ha risposto sì alla richieste di pari diritti ma che, tuttavia, non ci ha mai creduto fino in fondo. Siamo quindi rimasti ad una cultura patriarcale dove il ruolo della donna è solo riconosciuto a parole ma non nella pratica».
«Di recente l’Italia ha sottoscritto la convenzione di Istanbul – ha aggiunto la presidente Giuliani – che afferma come principio cardine che la violenza sulle donne è violazione dei diritti umani, introducendo proprio misure per l’empowerment delle donne, la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime e aggravanti specifiche nei procedimenti penali rispetto agli indagati e agli imputati.
Come commissione presenteremo, quindi, nella seduta di lunedì prossimo del consiglio comunale dedicata alla ‘Giornata mondiale contro la violenza sulle donne’ un’apposita risoluzione per chiedere al Governo l’introduzione nel codice penale di un’aggravante ad effetto speciale e prevedere una modifica del codice di procedura penale che sancisca l’impossibilità, per gli imputati accusati di questi delitti, di poter accedere al rito abbreviato nei casi in cui i reati siano reiterati, particolarmente gravi o commessi in ambito familiare».
Al progetto hanno aderito Laboratorio Immagine Donna, Il Giardino dei Ciliegi, Ogepo (Osservatorio per la diffusione degli studi di Genere e la cultura delle Pari Opportunità), Comitato per la Promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Firenze, Confesercenti, Soroptimist Club di Firenze, UST CISL, Centro Alcologico Regionale Toscano, Società Italiana delle Storiche, Ireos Firenze, Arcilesbica Firenze, Associazione di volontariato Fiesolana 2B, Archivio per la memoria e la scrittura delle donne “Alessandra Contini Bonacossi), Cooperativa delle donne e Libreria delle Donne, CAM (Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti), Olomanager, Nosotras, Cooperativa Le Rose, Fidapa, Fondazione Kennedy, Cgil coordinamento donne Firenze.
La campagna è aperta all’adesione di nuovi soggetti.
Poi è stato presentato il programma delle iniziative per il 25/26 novembre. Il primo appuntamento per domenica prossima, Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, sarà l’incontro ‘Una su 3 – La violenza domestica’ alla Sala delle Vetrate, in piazza Madonna della Neve. Presentato dall’assessora Cristina Giachi, da Fiammetta Chiarini, per il Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights/Europe e daMaria Mocali del N.I.C.E. New Italian Cinema Events. ‘Una su Tre’ si riferisce alla statistica secondo cui in Italia una donna su tre ha subito e subisce violenze dal partner. Una cifra impressionante che rende ancora più credibile il dato mondiale secondo cui è proprio questa la causa principale di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni: più del cancro, più degli incidenti stradali. Un tipo di violenza che non vive in realtà lontane, incivili, straniere, degradate, ma colpisce in modo trasversale donne e uomini di ogni livello sociale e culturale.
Alla proiezione del documentario ‘Una su tre’ di Claudio Bozzatello, presente in sala, seguiranno gli interventi di Marina Pisklakova (attivista per i diritti delle donne e “Human Rights Defender” del progetto educativo “Speak Truth To Power” del RFK Center), Maria Mocali (esperta di violenza domestica e “local hero” del progetto educativo “Speak Truth To Power” del RFK Center), Alessandra Pauncz (psicologa, Presidente Centro Ascolto Uomini Maltrattanti – CAM), Paolo Pratesi (Dirigente 118). A moderare l’incontro l’assessora Cristina Giachi. In apertura e chiusura il concerto “I canti delle donne” eseguito dal Maestro Daniela Dolce e dal suo Ensamble Almadeà (per il quale si ringrazia Nicoletta Arbusti di Consonanze).
«Basato su una raccolta di materiale e di testimonianze durata 3 anni, intenso e crudo in qualche passaggio – ha sottolineato l’assessora alle pari opportunità - il documentario ‘Una su 3’ introduce subito lo spettatore nell'universo carico di dolore e sofferenza della donna vittima di maltrattamento, negli episodi che subisce, nelle difficoltà che incontra, nella relazione patologica che si stabilisce fra vittima e carnefice. Un viaggio che vuole essere un interrogatorio sul presente più che una tesi da dimostrare. ‘Una su Tre’ non è solo una drammatica statistica, ma vuole rendere palese un problema reale troppo spesso ignorato con la speranza che possa spingere molte donne a fare il passo decisivo verso la denuncia».
Sempre da domenica, organizzata dall’assessorato e dalla commissione pari opportunità, prenderà avvio la mostra ‘Presenze’ allestita nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio dal ‘Laboratorio d’arte delle donne’ con sagome bianche che rappresentano le vittime. Il ricordo della giornata contro la violenza sulle donne terminerà il 26 novembre, con il consiglio comunale che sarà in parte dedicato alla celebrazione, e con un evento in Sala d’Arme dove alle 18 avrà luogo la lettura 'Ombre' di Alessandra Aricò.
Domani, intanto, nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio (inizio alle 17.30) è previsto il ‘Workshop sulla leadership femminile’ con Ilene Fischer, fondatrice della ‘Global Women’s leadership in action network’. L’evento è organizzato dall’assessorato alle pari opportunità insieme al consolato generale degli Stati Uniti a Firenze.
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