Allarme Toscana: meno di un'azienda su dieci è digitalizzata

Procede a rilento la transizione digitale delle aziende toscane. È quanto emerge dai dati forniti dalla Camera di commercio di Firenze il 28 settembre, in occasione della conferenza stampa per la presentazione del calendario del nuovo Punto Impresa Digitale. Uno strumento operativo progettato per supportare le realtà economiche nel loro percorso di trasformazione digitale, nonché stimolarne l’innovazione con attività di formazione e informazione del personale, fino alla valutazione della cosiddetta realtà digitale delle imprese.

Secondo il report fornito dalla Camera di commercio fiorentina, in Toscana solo il 7,6% delle imprese manifatturiere ha un livello di connotazione tecnologica medio-alto. La maggior parte, ovvero il 71,8%, ha una connotazione bassa, mentre il 20,6% si attesta ad un livello medio. Dati che riguardano un panorama fatto di 44.222 imprese, ma che si discostano di poco quando si prende in considerazione il solo Capoluogo di Regione con le sue 12.915 aziende manifatturiere.

In questo caso il 74% delle imprese ha un livello di connotazione tecnologica basso, mentre per il 17,8% è medio-basso e solo l’8,2% vanta una connotazione alta o medio-alta. Meno di una su dieci.

I numeri presentati dalla Camera di commercio sono senza dubbio preoccupanti. Non solo perché la trasformazione digitale fa la differenza in termini di competitività, ma anche per i risvolti della stessa sul piano della sicurezza. La cyber security resta infatti uno degli obiettivi principali per il comparto delle imprese, che non deve passare in secondo piano, nonostante l’imminente bisogno per realtà piccole e grandi di organizzarsi per affrontare la crisi energetica.

A tal proposito il segretario generale della Camera di commercio, Giuseppe Salvini, e il responsabile del Punto Impresa Digitale, Carlo Badiali, hanno ribadito l’impegno della Camera nel supporto delle imprese del territorio per affrontare le sfide della digitalizzazione e della sicurezza informatica, anche attraverso l’erogazione di contributi diretti.

Ma a spingere gli imprenditori verso la digitalizzazione sono anche i vantaggi direttamente connessi. Sfruttando le potenzialità di cloud e sistemi di automazione le aziende possono risparmiare tempo e risorse, dedicando maggiore attenzione al cliente o semplicemente riducendo i costi operativi complessivi. Le declinazioni in questo senso sono moltissime, e vanno dalla riduzione del costo per la produzione al risparmio per l’acquisto di beni strumentali, anche di uso comune. 

Senza dimenticare la possibilità di ridurre, e in alcuni casi quasi azzerare, i costi legati agli spazi fisici. Dagli uffici ai magazzini, fino agli showroom: tutto può essere rivisto se i processi aziendali sono digitalizzati. Questo non significa chiaramente eliminare la presenza fisica sul territorio, ma anzi ottimizzarla per utilizzare solo gli spazi davvero necessari, ottenendo così un risparmio in termini di costi energetici.