Un attento controllo della viabilità principale del comune di Firenze e dell'area metropolitana che prosegue come in passato, ma, visti gli allarmismi scaturiti dalla tragedia di Genova col crollo del viadotto Morandi, il comune di Firenze, in una conferenza stampa, ha deciso di illustrare il piano di intervento per il prossimo futuro per la manutenzione straordinaria ed ordinaria di strade, ponti, viadotti e sottopassaggi.
Firenze conta 1.090 km di strade, e 1.439 km di viabilità provinciale che è costantemente sorvegliata e censita.
Nello specifico, nel comune di Firenze ci sono 198 opere classificabili come ponti, sovrappassi, sottopassi e passerelle, mentre fuori città sono circa un migliaio.
“Il sistema di lavoro – ha spiegato il Sindaco di Firenze Nardella – sia del comune, sia della Città Metropolitana riguarda la raccolta di tutti i dati sullo stato di conservazione di queste infrastrutture in un database grazie al quale, attraverso un software, i nostri tecnici possono monitorarne ed aggiornarne lo stato”.
“Nel caso del comune di Firenze – ha precisato Nardella – abbiamo due novità significative: la prima è che già dalle prossime ore inizieranno i primi interventi di manutenzione straordinaria del ponte Vespucci (3-4 mesi di lavori per 1.450.000 euro, ndr), che sono stati già programmati ad inizio anno e che nulla hanno a che vedere con l'allarme scaturito dal caso Genova; la seconda è che dal primo settembre nell'attività del Global Service, ovvero il controllo e manutenzione di tutta la viabilità cittadina, noi avremo una attività specificatamente rivolta ai ponti e ai viadotti, che si ispira agli stessi standard della provincia di Bolzano che sono in assoluto i migliori in Italia”. “Questo – ha detto Nardella - consentirà all'appaltatore del Global Service di effettuare monitoraggio, sorveglianza e verifica dello stato e manutenzione. Noi abbiamo stanziato 5 milioni di euro per queste attività. Oltre a questo ci sono 500.000 euro di interventi annui che fa direttamente il Comune”. L'azione efficace del Global Service, tra l'altro, sarà sorvegliata da una squadra di geometri di quartiere che, in caso di negligenza, potrà portare a delle sanzioni alle ditte che si sono aggiudicate l'appalto.
“Siamo assolutamente in grado di fornire seduta stante qualunque tipo di dato e informazione che ci può essere richiesta sullo stato di manutenzione della nostra viabilità e siamo in grado di disporre di una graduatoria di priorità per gli interventi che vanno fatti su queste opere. Sicuramente – ha evidenziato il Sindaco – è una cosa utilissima per il tavolo che il Prefetto ha convocato per il prossimo 30 agosto (dove verrà fatto il punto della situazione sullo stato infrastrutturale, ndr) e per le richieste che ci dovessero arrivare dal Ministero”.
Proprio con Roma è in corso una battaglia sulla possibilità che vengano tagliati i fondi stanziati dal precedente Governo per il “Piano Periferie”. A Firenze dovrebbero arrivare 18 milioni di euro, dei quali quai un terzo sarebbero impiegati nella messa in sicurezza.
“Al Governo – ha detto Nardella – dico due cose molto chiare, dato che da Roma hanno chiesto a tutti i comuni d'Italia, svegliandosi all'improvviso, di fornire dati e informazioni (sullo stato delle infrastrutture, ndr) entro il 31 agosto. Come fa un piccolo comune, non come Firenze, che ha un paio di geometri e magari uno ancora in ferie, a fornire tutti questi dati? Non è un lavoro serio, non si possono chiamare i sindaci solo dopo che la frittata è stata fatta, ma i primi cittadini vanno coinvolti in modo serio nel pianificare i tipi di lavoro in una collaborazione effettiva tra Stato, regioni ed enti locali, in modo da essere davvero utili e non facendo operazioni di facciata che servono solo a qualche comunicato stampa. Come il Governo interpella noi, a nostra volta gli chiediamo come mai ha deciso di tagliare la quasi totalità dei due miliardi del Piano Periferie, visto che molti dei progetti delle 120 città italiane finanziate dai governi Renzi e Gentiloni riguardano anche attività di manutenzione del patrimonio pubblico? Non si può dire da un lato – ha concluso Nardella - che bisogna fare la manutenzione del patrimonio pubblico, bacchettare i sindaci, e dall'altro levare i soldi ai comuni che avevano proprio pensato di utilizzarli per questo fine”.
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