Cinque comuni del Chianti fiorentino hanno preso l'impegno di non concedere sedi comunali per lo svolgimento di eventi che si legano alle vicende e alla dimensione fascista, e chiederanno alle prefetture di agire in modo analogo.
Questo è uno dei punti della Carta antifascista sottoscritta dai Comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, Impruneta e San Casciano Val di Pesa, da Cgil, Cisl e Uil del Chianti e dalle sezioni Anpi di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Impruneta, Mercatale.
Obiettivo della Carta è contrastare la discriminazione sociale, economica, di razza, di genere, promuovendo forme di mobilitazione contro la violenza sulle donne, le molestie e le violenze in ambito lavorativo.
Gli uffici comunali saranno dotati di una copia della Costituzione perchè sia resa visibile, inoltre i sindaci agiranno per destinare i beni confiscati alla mafia a finalità di carattere sociale, e si attiveranno per organizzare nelle scuole percorsi educativi e incontri col supporto di testimoni diretti, studiosi ed esperti del secondo conflitto mondiale.
Sindacati e Anpi diffonderanno a loro volta i contenuti e i principi della Costituzione nei luoghi di lavoro, nelle attività produttive, e presso le scuole del territorio.
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