Chi si dedica alla coltivazione della cannabis legale sa di poter trovare in Grow Shop Italia un interessante store online che mette a disposizione tutto ciò che serve per gli impianti indoor e outdoor. Nel catalogo di prodotti a disposizione ci sono anche gli antiparassitari preventivi, veri e propri alleati per chi desidera provare a sconfiggere le malattie più pericolose della canapa light.
Prevenire le malattie marijuana (e si sta parlando di marijuana legale, ovviamente) richiede una serie di accorgimenti che si possono basare sull’impiego di prodotti naturali. Le patologie possono essere dovute a funghi o parassiti, ed è abbastanza fisiologico che le piante prima o poi abbiano a che fare con problemi di questo tipo. Certo è che è possibile ridurre il rischio, per esempio con irrigazioni controllate, ma anche prestando la massima attenzione alla qualità del substrato e alla sua salubrità. Per eliminare il pericolo di malattie canapa, poi, è essenziale che le lavorazioni vengano effettuate in ambienti salubri e sani e che il marcio e il secco sia puliti e potati in modo costante. Infine, non va sottovalutato il valore delle concimazioni, anche per stimolare le difese immunitarie.
Per quanto si possa essere attenti e meticolosi, però, non è detto che tutte queste precauzioni siano sufficienti. Le malattie pianta di cannabis sono sempre in agguato, soprattutto nel caso di piante che sono geneticamente deboli: così, si è quasi obbligati a usare prodotti poco naturali, e più aggressivi, che però hanno l’effetto di danneggiare la qualità delle piante. È importante, di sicuro, saper conoscere e riconoscere i parassiti, e per farlo non si può prescindere da un’osservazione per quanto possibile attenta. Ogni volta che si coltiva, infatti, è indispensabile guardare le piante, non solo in fase di fioritura ma già nel corso della fase vegetativa: il che vuol dire prestare attenzione al terreno di coltura e ai fiori, oltre che alle foglie e ai rami.
Spesso le malattie cannabis sono causate dai tripidi: si tratta di insetti in grado di arrecare danni molto seri sia alle colture frutticole che a quelle orticole e floricole. Oltre ai danni diretti, per altro, devono essere presi in considerazione anche quelli indiretti, per esempio correlati alla trasmissione di virus. Purtroppo le piante di cannabis non sono esenti da rischi in tal senso. I tripidi hanno dimensioni molto piccole, visto che non raggiungono il millimetro di diametro, ma sono in ogni caso visibili a occhio nudo. La loro forma è allungata, e ricorda quella di un chicco di riso, mentre il colore varia dal nero al giallastro. Uno dei tanti problemi correlati ai tripidi è rappresentato dalla notevole velocità del loro ciclo riproduttivo, per effetto della quale riescono a colonizzare una coltura intera nel giro di poco tempo.
La botrite è un altro nemico da cui ci si deve difendere. Nota anche con il nome di fango grigio, è una delle malattie più comuni della canapa legale: si tratta, in particolare, di una muffa che colpisce i fiori apicali della pianta, causando la perdita del fiore per effetto della marcescenza. Il suo attecchimento è favorito dalle situazioni di eccessiva umidità, e non è un caso che la botrite inizi a far capolino con le prime piogge delle ultime settimane estive. Anche i frutticoltori e i viticoltori temono tale malattia, anche perché è molto complicata da sconfiggere, almeno se è già in uno stadio avanzato. Certo, si possono sempre impiegare degli anticrittogamici aggressivi, ma questi sono tutt’altro che benefici per la salute. D’altro canto, l’aiuto offerto da trattamenti naturali preventivi è sempre prezioso per evitare la comparsa della muffa.
La pianta di cannabis legale teme anche il pythium, un fungo che colpisce le radici e che porta la pianta prima a marcire e poi a morire nel giro di poco tempo. Esso interviene sul sistema linfatico e impedisce il passaggio delle sostanze nutritive fra i vasi, che risultano ostruiti. Per capire se le piante che si stanno coltivando sono state colpite da questa malattia si può toccare la parte iniziale del gambo per notare la sua consistenza: se il pythium è presente, il gambo è molle. È utile prestare attenzione anche alle foglie, soprattutto se ingialliscono in modo anomalo. Spesso a provocare il pythium è un eccesso di umidità, magari dovuto alla poca areazione del substrato.
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