"L'inchiesta della procura di Firenze per l'ennesimo grave caso di corruzione negli appalti per le grandi opere è tuttora in corso. Sarebbe sbagliato formulare giudizi e trarre conclusioni dalle prime anticipazioni. Ma un'osservazione politica si può e di deve fare sin d'ora".
Lo afferma il presidente dei senatori del PD, Luigi Zanda. "Oggi il ministro Lupi ricorda che l'ingegner Incalza è stato il padre della 'Legge Obiettivo'. È proprio da quella legge che negli ultimi vent'anni è nata gran parte dei guai degli appalti per le grandi opere pubbliche. Se, oltre alle sanzioni giudiziarie, vogliamo anche cercare di prevenire la corruzione, la 'legge obiettivo' va cambiata nella sua logica e nel suo punto centrale".
"È un grave errore aver affidato alle imprese appaltatrici anche la progettazione delle opere e la direzione dei lavori. Con queste regole e con questa gigantesca concentrazione di poteri, non c'è da stupirsi se nei grandi appalti i contenuti progettuali ed il controllo dell'andamento dei lavori possono essere piegati ad interessi economico-industriali", conclude Zanda.
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