Scoppia il caso cartongesso a Palazzo Vecchio. Infatti le pareti che dipendenti e consiglieri comunali si sono trovati davanti, al terzo piano della sede del comune di Firenze, sono diventate oggetto di dibattito. Quell'ala del palazzo ospita infatti gli uffici di alcune commissioni consiliari con i relativi uffici, ma nessuno sembrava aver notizia del nuovo labirinto comunale. Salvo poi arrivare informazioni circa i lavori relativi al percorso del polo museale che coinvolgeva il palazzo dell'Amministrazione. Così dalle opposizioni sono partite immediatamente le richieste di chiarimenti con i rumors da Palazzo Vecchio che riferiscono di qualche telefonata concitata che ha visto protagonista anche il sindaco Dario Nardella.
"Prima di spendere soldi per questo labirinto, non sarebbe stato più logico riparare i bagni fuori servizio ed il tetto da cui filtra l'acqua piovana?" chiede il capogruppo di Fratelli d'Italia, Francesco Torselli, che rincara la dose. "A cosa servono, quanto costano, ma soprattutto a chi servono i lavori che stanno interessando il terzo piano di Palazzo Vecchio? - domanda il consigliere di FdI che spiega come "questi lavori fossero stati pensati quando il terzo piano del palazzo che sarebbe dovuto rientrare nel percorso museale di Palazzo Vecchio, ma oggi sappiamo che questa ipotesi non si concretizzerà a causa di mancanza di fondi. Allora - domanda Torselli - perché i lavori sono stati comunque fatti eseguire, quando gli unici a trarre beneficio da questa operazione saranno le ditte appaltatrici?".
Secondo Tommaso Grassi, capogruppo di Sinistra ecologia e libertà, "nessuno sarebbe stato contrario ad una valorizzazione degli spazi del terzo piano a museo ma la scelta di realizzare una struttura e allestimento che mal si concilia con gli uffici e l'attività politica non è accettabile". "Il progetto edilizio non è mai stato presentato e non era stata fatta presente l'impatto - spiega il consigliere - peraltro è pazzesco scoprire che per mancanza di fondi e di normativa non si potrà rendere fruibile ai turisti il terzo piano non sarebbe stato forse meglio pensarci prima e risparmiare qualche euro dai pannelli?" A questo punto - conclude il capogruppo di Sel - o si torna indietro sulle pannellature oppure si abbia il coraggio di spostare gli uffici".
Per Arianna Xekalos, capogruppo del Movimento 5 Stelle, da Palazzo Vecchio "dimostrano ancora una volta totale menefreghismo verso il consiglio comunale privato di competenza e ora privato di stanze". "Noi non contiamo nulla, si percepisce nelle commissioni, come in consiglio comunale - spiega la consigliera pentastellata - e questa ne è solo l'ennesima conferma. "Tra l'altro è assurdo che nessuno conosca il progetto, o comunque solo in pochi, e che si spenda soldi con la volontà di realizzare un museo o simile senza però poterlo realizzare - spiega Xekalos - Sarebbe stato meglio destinare questi fondi in qualcosa di più importante come la manutenzione di molte sale del museo di palazzo vecchio che ne hanno davvero bisogno".
Miriam Amato, capogruppo di Alternativa libera, che ha presentato un "question time" per il consiglio di lunedì prossimo, sostiene che "sono riusciti ad imbruttire la sala delle Miniature in un pseudo labirinto di cartongesso che non preannuncia nulla di buono, il tutto a ridosso delle commissioni". "Il consiglio comunale - chiosa la consigliera - prima è stato spostato dal salone dei Duecento ora farà le commissioni in cortile".
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