Bus in scarpata - Parla l'esperto: "Le barriere new jersey migliore opzione"

''Le odierne barriere in calcestruzzo, che continuano per semplicita' ad essere chiamate 'New Jersey', sono una evoluzione, passata attraverso innumerevoli step migliorativi, delle barriere originali (con cui ormai hanno poco in comune) e costituiscono la migliore opzione per il reindirizzamento in carreggiata ed il contenimento dei veicoli leggeri e pesanti in svio''. E' quanto dice Lorenzo Domenichini, ordinario strade, Ferrovie, aeroporti presso il dipartimento di Ingegneria Civile dell'Universita' di Firenze a proposito . ''I miglioramenti introdotti nel corso degli anni - spiega Domenichini - riguardano l'altezza ed il passaggio dalla forma a 'muro rigido ' ad una serie di elementi prefabbricati collegati tra loro con una barra longitudinale e, per le barriere bordo ponte, l'adozione di mancorrenti metallici che ne incrementano l'altezza'' ''La barriera sul viadotto dell'A16 abbattuto dall'abtobus precipitato nella scarpata - dice ancora l'esperto - ha una altezza di 1,55 metri: i modelli di barriera da bordo ponte piu' recenti e rispondenti ai piu' avanzati requisiti di sicurezza imposti dall'odierna normativa, hanno altezze anche significativamente inferiori (1,40 metri) a quella delle barriere New Jersey del viadotto Acqualonga''. ''Per quanto a mia conoscenza - conclude il prof. Domenichini - non corrisponde a verita' che Autostrade per l'Italia abbia sostituito barriere New Jersey in tratti di autostrada pianeggiante: le riqualifiche effettuate da Autostrade riguardano barriere di primo impianto; riqualifiche spesso effettuate proprio con barriere New Jersey al posto di barriere metalliche piu' basse e a minor contenimento''.

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