Tre anni di reclusione per usura, è la pena inflitta dal Tribunale di Firenze ad un albergatore fiorentino, Giuseppe Roberto Panerai, che è stato interdetto per cinque anni dai pubblici uffici, e dovrà pagare anche 7.500 euro di multa.
L'imprenditore è stato condannato solo per uno dei tre casi di presunta usura che gli venivano contestati.
Per gli altri due episodi, Panerai è stato assolto con la formula "perché il fatto non sussiste" insieme a un altro imputato, Franco Paolieri.
Secondo l'accusa, sostenuta in aula dalla pm Christine Von Borries, l'episodio per il quale è stato condannato Panerai riguarda un prestito di 200mila euro, che l'imprenditore avrebbe concesso nel 2004 a un uomo residente a Firenze, che aveva bisogno di denaro per evitare che la villa di famiglia venisse messa all'all'asta.
Panerai inoltre avrebbe concesso il prestito ottenendo a garanzia un preliminare di vendita a suo favore di un villino in provincia di Firenze di proprietà di una società riconducibile all'uomo.
In base agli accordi iniziali, Panerai si sarebbe fatto promettere inizialmente interessi per 60-70mila euro, da restituire in tre anni. Otto mesi dopo tuttavia avrebbe preteso di ricevere la somma di 234mila euro.
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