La Centrale del Latte della Toscana è al lavoro, come le aziende alimentari di questo paese, per assicurare ai consumatori il latte e gli altri prodotti.
L’emergenza del Coronavirus non ha fermato la filiera del latte Mukki, che conta un migliaio di addetti tra il personale della Centrale e l’indotto. “Attenti alla sicurezza e alle norme igieniche come siamo - racconta il direttore generale Marco Massaccesi - i provvedimenti che abbiamo adottato in questa emergenza sono rivolti al distanziamento degli operatori e ad un controllo ancora più stringente su tutti i processi e le attività che si svolgono all’interno dello stabilimento”.
Mukki, in questi giorni, ha un quinto del personale al lavoro da casa; in Centrale lavorano solo le persone indispensabili alla produzione degli alimenti. “Il venti per cento circa di noi sta effettuando smart working – prosegue Massaccesi. Da tempo ci siamo attrezzati per lavorare a distanza, sfruttando le tecnologie che abbiamo a disposizione; questo ci ha fatto trovare pronti al momento della necessità. E’ motivo di soddisfazione vedere che il senso di responsabilità di chi lavora nella produzione abbia portato a non registrare fenomeni di assenteismo. In Mukki c’è un grande attaccamento al lavoro e siamo consapevoli che gli alimenti che produciamo sono ancor più importanti per le fasce della popolazione di cui avere maggiore cura, come i bambini e gli anziani. Stiamo ricevendo attestati di apprezzamento dalle istituzioni e dagli esercenti, tanto dai negozi di vicinato quanto dai supermercati e questo ci ripaga degli sforzi quotidiani”.
La catena di rifornimento dei generi alimentari non ha subito intoppi, però sono cambiate le esigenze dei consumatori e di conseguenza le richieste che arrivano a Mukki. “Il blocco della ristorazione, dei bar e delle pasticcerie è per noi un grande problema, in quanto normalmente riforniamo moltissime realtà del settore. Nel commercio al dettaglio, com’è facilmente intuibile, abbiamo registrato un aumento della richiesta dei prodotti che hanno una scadenza più lunga, in funzione delle scorte che le famiglie provvedono a fare”.
Il latte Mukki è prevalentemente di provenienza dalla Toscana, da una sessantina di stalle che ogni giorno conferiscono il proprio latte alla Centrale in via dell’Olmatello.
“Ringrazio tutti i lavoratori di Mukki per l’impegno che stanno mettendo in questi giorni per garantire la produzione e l’approvvigionamento di un bene primario come il latte e i prodotti derivati” ha detto l’assessore alle partecipate del Comune di Firenze Federico Gianassi. “L’alta professionalità dell’azienda, le tecniche adottate per la sicurezza dei lavoratori e dei dipendenti e l’elevata qualità dei prodotti sono per tutta la città motivo di grande orgoglio”.
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