Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, a Firenze per il 22° anniversario della strage dei Georgofili, in occasione del convegno 'Lo Stato, la giustizia ferita, le indagini e i processi',
presso la sala Pegaso della Regione Toscana, ha motivato la sua presenza a Firenze, come ogni anno,"perché quello che è accaduto in via dei Georgofili riguarda tutti noi".
Le bombe del 1993, ha ricordato Grasso furono "una sfida alla democrazia e lo Stato di diritto, un tentativo di destabilizzare il Paese le cui cause e le cui conseguenze ancora non sono del tutto chiarite".
Occorre "fare quindi memoria anche perché deve esserci l'impegno di tutti a scoprire fino in fondo cosa è successo": se è vero che "è stata la mafia", ha detto Grasso, "sentiamo che ci sono punti su cui abbiamo bisogno di maggiore chiarezza, lati oscuri ancora da illuminare, trame nascoste da far emergere".
Un impegno che hanno chiesto sopratutto la presidente dell'Associazione vittime della strage dei Georgofili, Giovanna Maggiani Chelli e l'avvocato Danilo Ammannati. Maggiani Chelli non ha nascosto la sua amarezza per l'assenza del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, era presente l'assessore regionale Vincenzo Bugli: "Avremo voluto fortemente che oggi, con noi, ci fosse stato anche il presidente Rossi. Nulla dovrebbe essere al di sopra della giornata dedicata a quello che ci è successo, quei fatti così terribili" ha detto riferendosi agli impegni elettorali del governatore, "una persona che ci è sempre stata vicina".
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