"Per tutto il giorno di oggi sono stato accusato su Facebook di sostenere una candidatura, quella di Romano Prodi. Adesso l'accusa e' opposta: aver complottato contro la candidatura Prodi. Se non ci fosse di mezzo l'Italia ci sarebbe da ridere. Primo punto: io le cose le dico in faccia, sempre. I doppiogiochisti non mi piacciono. Se dico che sosteniamo Prodi, lo facciamo. Se andiamo contro Marini lo diciamo a viso aperto". Lo scrive Matteo Renzi su Facebook. "Secondo punto: il Quirinale richiede per definizione una persona esperta e competente. Lasciatevelo dire da rottamatore, il Quirinale non si trova il candidato 'nuovo'. Il Presidente della Repubblica deve avere caratura internazionale e senso dello stato: Prodi sarebbe stato un ottimo presidente. Ma lo hanno fatto fuori alcuni parlamentari Pd che al mattino avevano applaudito la sua designazione a scena aperta", aggiunge. "Occorre dire a questi rappresentanti del popolo che non si fa cosi': si deve avere il coraggio delle proprie azioni. Io non sono un grande elettore e non ho mai espresso UN candidato. Ho sempre detto che ce ne sono molti, donne e uomini. Chi ha la responsabilita' di guidare il partito adesso abbia la lucidita' di indicare una soluzione autorevole, per l'Italia. Chi sta in Parlamento sappia che sta scherzando con il bene piu' prezioso, la dignita' della politica", conclude Renzi.
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