La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha respinto il ricorso dell'ex calciatore rumeno Adrian Mutu contro la decisione della Corte Arbitrale dello Sport (TAS) sulla causa intentatagli dal Chelsea.
Mutu, risultato positivo alla cocaina nel 2004, era stato condannato dal TAS a pagare 17,1 milioni di euro al suo ex datore di lavoro, il club inglese. Il 39enne ex attaccante rumeno di Parma e Fiorentina si era rivolto allora un tribunale federale svizzero, che aveva respinto la sua richiesta. Successivamente Mutu ha presentato ricorso alla Corte di Strasburgo, accusando i giudici del TAS di essere privi di indipendenza e imparzialità. La Corte europea dei diritti dell'uomo ha però confermato il giudizio del TAS . "Con un giudizio ampiamente motivato e senza rivelare alcuna traccia di arbitrarietà, la Corte federale ha concluso che il sig. Mutu non aveva dimostrato le sue accuse", si legge in un comunicato.
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