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La Società viola alla finestra

Nuovo stadio Fiorentina: un complicato puzzle da risolvere

Si torna a parlare dei terreni di Castello
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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Prosegue l'annosa questione della vicenda nuovo stadio della Fiorentina.

In attesa che la Società dei Della Valle presenti il progetto definitivo (termine ultimo il 31 dicembre 2016), il Comune di Firenze sta procedendo con la variante urbanistica per i terreni lungo via Curzio Malaparte, che dovrebbero accogliere il nuovo Centro Alimentare Polivalente (Mercafir) e liberare l'attuale area occupata dai mercati generali, per poi avviare la costruzione del nuovo stadio oltre agli 87.000 mq di SUL (commerciale, turistico-ricettivo e direzionale).

 

Mentre gli uffici di Palazzo Vecchio stanno avviando le procedure per la VAS all'Osmannoro, nelle ultime settimane, sulle pagine de La Repubblica (poi confermata dallo stesso Comune) si è diffusa la notizia di un ricorso al TAR da parte dei grossisti di Mercafir. Essi non ritengono l'Osmannoro un'area adatta al trasferimento tant'è che Guido Fanti (Presidente di AGOFI - Associazione Grossisti Ortofrutticoli Firenze), ai microfoni di Lady Radio tuonò riguardo la riqualificazione del mercato: “Noi vogliamo farlo dove era previsto (nel comparto Nord dell'attuale area Mercafir, come previsto da variante 2012, ndr). Il Sindaco (Nardella, ndr) ci ha promesso che il mercato aveva la priorità. Se il mercato lo spostassero nei pressi (della sede attuale, ndr), dove c'è l'aeroporto andrebbe bene, ma non all'Osmannoro. Noi di lì non ci spostiamo. Bisogna che ci prendano di peso e ci portino via, ma penso che sia molto dura questa volta! - concluse Fanti -”.

 

Pochi giorni dopo, sulle pagine de La Nazione, sono stati ritirati in ballo i terreni di Castello (adiacenti all'attuale Mercafir) di proprietà Unipol: proprio quelli che risulterebbero graditi ai grossisti del CAP. Il Comune avrebbe invitato al tavolo Unipol per ridiscutere il PUE (Piano Urbanistico Esecutivo). La nuova pista dell'aeroporto stravolgerà i vecchi piani urbanistici della zona e nel nuovo disegno, all'interno della contrattazione, potrebbe trovare spazio anche la nuova Mercafir (ricordiamo che, come nel caso dell'Osmannoro, si dovrebbe intavolare una trattativa tra pubblico e privato). Nei due bandi pubblici che Palazzo Vecchio aprì per reperire un'offerta dai privati un terreno di 15 ettari per trasferire i mercati generali, Unipol è stata la grande assente. Una trattativa complessiva dei progetti urbanistici dell'area di Castello che soddisfacesse il colosso bolognese, potrebbe garantire al Comune l'acquisizione dei 15 ettari per trasferire il CAP ad una cifra compatibile rispetto a quella che otterrebbe dalla ACF Fiorentina per la monetizzazione del comparto Nord dei mercati generali (ricordiamo che il progetto stadio prevede interventi su tutti i 48 ettari e la variante urbanistica del 2012 vede a Nord il mercato riqualificato e a Sud stadio ed opere connesse).

 

“Che ci sia un rapporto tra il Comune di Firenze ed Unipol non è una novità – ha spiegato Nardella lo scorso 24 giugno in occasione della finale del Calcio Storico – da quando Unipol è subentrata nella proprietà di Castello, ma ancor prima, da quando ha acquisito patrimonio immobiliare nella Città, vi sono stati contatti a livello sia tecnico che politico con l'Amministrazione: quindi non vi sono significative novità ad oggi su Castello. Fermo restando che ad oggi i rapporti con questo gruppo, in modo assolutamente trasparente e regolare, continuano ad esserci”. Insomma il Comune per ora non si sbilancia, tant'è che Nardella, riguardo alla variante per l'Osmannoro, ha spiegato che “gli uffici stanno andando avanti secondo gli indirizzi stabiliti dalla Giunta”.

 

Nuovo stadio e nuovo mercato sono due progetti indipendenti, ma allo stesso tempo connessi. I grossisti pretendono una soluzione a loro gradita, ma i denari per l'acquisizione dei terreni per rifare il CAP arriveranno solo quando il progetto stadio sarà stato valutato dalla conferenza dei servizi (che riunisce tutti gli enti ed istituzioni coinvolti) e ci sarà il sì definitivo.

 

Un puzzle complicatissimo, dove tutti i pezzi si devono incastrare, con l'incognita della Giunta del Comune di Sesto Fiorentino che col neo Sindaco Lorenzo Falchi ha annunciato battaglie sia per la nuova pista dell'aeroporto, sia per l'inceneritore.

 

A fare da spettatore, per ora, la Società viola, che centellina le dichiarazioni in merito e, malgrado abbia presentato un progetto nato zoppo (dovrebbe sorgere dove è in essere un'attività commerciale importantissima), si lamenta delle lungaggini della burocrazia.

 

In tempi non sospetti criticammo in maniera circostanziata le teorie che annunciavano la prima partita dei viola nel nuovo impianto nel giro di pochi anni. “Cinque anni credo che siano un tempo abbordabile”: così il Sindaco Nardella, lo scorso 25 giugno, ai microfoni di Tmw Radio.

 

 

Donato Mongatti

 

 

 

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