"In merito all'atroce vicenda de Il Forteto sento ancora oggi un'amara sensazione e ho un amaro ricordo parlamentare di quanto accaduto qui alla Camera solo pochi mesi fa.
Quando arrivò la mozione, a prima firma Bergamini, il collega Palese ed io abbiamo dovuto combattere in capogruppo per calendarizzarla in aula. La maggioranza e soprattutto il cosiddetto Partito Democratico non volevano che la discussione arrivasse nei luoghi sacri delle nostre istituzioni repubblicane". Lo ha detto ieri Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. Brunetta ne ha parlato intervenendo alla presentazione del libro-inchiesta di Francesco Pini e Duccio Tronci 'Setta di Stato', sulla vicenda de Il Forteto di Firenze, la comunità di accoglienza per minori disagiati finita al centro di un processo per maltrattamenti e violenza sessuale.
"Ho provato e provo ancora amarezza perché su queste vicende il governo dovrebbe essere il primo a chiedere e a pretendere trasparenza, 'total disclosure' - ha aggiunto Brunetta -. Il Pd governa la Toscana da decenni, governa in questo momento il Paese, e se si trova a negare l'evidenza vuol dire che c'è qualcosa che non va nella nostra democrazia. Quando capitano cose come queste, davvero, è molto triste".
"La seconda amarezza che ricordo è il dibattito in aula - ha ricordato ancora Brunetta -. Di fronte alla chiarezza, al dolore dei fatti oggettivi raccontati, è arrivata solo la negazione, l'opacità. Noi volevamo una Commissione parlamentare d'inchiesta, non avevamo i numeri per farla da soli. La maggioranza ha fatto finta di nulla, ha parlato d'altro".
"Quel pomeriggio - ha concluso - sono morto un po' dentro. Con questo libro continua la battaglia per la chiarezza. Ringrazio l'onorevole Bergamini per questa iniziativa e tendo a sottolineare: questa non è una battaglia di maggioranza o di opposizione, questa è una battaglia per la verità".(ANSA).
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