E’ stato eseguito nei giorni scorsi al Trauma center dell’ospedale fiorentino di Careggi il primo prelievo multi organo in Italia da donatore a cuore fermo.
“La procedura – spiega il dottor Adriano Peris direttore delle cure intensive per il trauma e i supporti extracorporei – è particolarmente complessa perché permette il prelievo, non solo degli organi addominali grazie al sistema ECMO che mantiene l’ossigenazione dei tessuti in assenza di battito cardiaco, ma anche dei polmoni con una tecnica di perfusione a bassa temperatura che ne consente la conservazione in previsione del trapianto".
“Il donatore, nonostante il tempestivo intervento del 118, del Pronto Soccorso e dell'ECMO team di Careggi è deceduto per arresto cardiaco, successivamente - prosegue Peris - il Coordinamento locale donazione e trapianti ha gestito le procedure di prelievo degli organi con l’intervento di equipe chirurgiche dei centri di Firenze, Pisa e Siena”.
“È l’undicesimo caso in cui viene attivata la procedura di donazione a cuore fermo a Careggi dall’ottobre del 2016 – conclude Peris - il terzo nel 2017. Questi interventi grazie alla generosità dei donatori e dei loro familiari, sono una conferma dell’efficienza del programma nazionale di donazione a cuore fermo avviato da circa due anni dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) e dall’Organizzazione Toscana Trapianti (OTT) con il supporto della Regione presso l'Azienda ospedaliero - universitaria di Careggi”.
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