di Christian Campigli - Una volta, quando il politicamente corretto non aveva invaso le nostre redazioni, erano gli zingari. Venivano chiamati così da tutti, senza alcun problema. Ora è diventato un tabù usare quel nome e si devono chiamare rom. La parola cambia, ma la sostanza resta la stessa. Una comunità che nessuna voglia ha, tranne rarissimi casi, di integrarsi e di adattarsi alle regole comuni. Il tema, vecchio come la Bibbia, è tornato magicamente di attualità grazie ad un primo scontro rusticano in questa noiosissima campagna elettorale tra l'esponente della Lega, Federico Bussolin e l'attuale presidente del quartiere 2, Michele Pierguidi. Quest'ultimo ha scritto un lungo post su Facebook per smontare l'esistenza di un nuovo (l'ennesimo) campo rom a Firenze sud, ad un passo dalla palestra Virgin e dal nuovo campeggio. “E' una fake news”, riprendendo la litania tipica dei renziani. Ormai questo leitmotiv è diventato consolidato, dopo che il Capo di Rignano ha dato il via. Una notizia data dall'opposizione non piace? Nessun problema. La si bolla come fake news e passa la paura. Su un aspetto Pierguidi ha torto. Il campo rom c'è. Non lo si vuole chiamare campo ma insediamento abusivo? Poco, anzi nulla cambia. Ci sono persone che vivono dove non possono vivere. Fine della trasmissione. E c'è da tempo. Chi vi scrive c'è stato, la prima volta, almeno dodici mesi fa. E da allora nulla è cambiato. E' su un terreno privato? Sì, e su questo aspetto l'attuale presidente del quartiere 2 ha mille ragioni. E ne ha anche quando dice che l'amministrazione può esercitare pressioni sulla proprietà, ma poco altro e che in via della Torre ce n'è un secondo, di campo rom abusivo. In uno spazio di proprietà del Ministero degli Interni. Anche quel campo va sgomberato immediatamente. Il punto vero di tutta questa cavalleria rusticana è squisitamente politica. Pierguidi, senza volerlo, ha servito un assist clamoroso al quasi defunto centrodestra fiorentino (una coalizione senza un candidato, senza una lista civica di supporto, senza una sede per il proprio comitato elettorale). Se la campagna elettorale resta su temi amministrativi, le possibilità di scalzare il moderato (nell'accezione più nobile e positiva del termine) Dario Nardella da Palazzo Vecchio si avvicinano a quello che in statistica viene definito l'evento impossibile. Al contrario, se il centro sinistra alza i toni su degrado, sicurezza, immigrati, clandestini e rom, riproponendo ricette progressiste potrebbe avere un'amarissima sorpresa a maggio. Perché i fiorentini, come tutti gli italiani, non hanno più nessuna intenzione di accettare la strampalata teoria secondo la quale l'accoglienza sia un valore indiscutibile. Perché, come diceva Pietro Mascagni nella sua versione operistica della Cavalleria Rusticana di Giovanni Verga, “Ma prima di venir qui ho visto la mia vecchia che si era alzata per vedermi partire, col pretesto di governare il pollaio, quasi il cuore le parlasse, e quant’è vero Iddio vi ammazzerò come un cane per non far piangere la mia vecchierella”.
Christian Campigli
Quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Edito da Giornalistifiorentini srls Copyright ilsitodiFirenze.it - Tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de ilsitodiFirenze.it - Direttore: Matteo Calì
Realizzazione sito web Firenze | Realizzazione sito web Massa | Realizzazione sito web Roma | Realizzazione sito web Perugia | Realizzazione sito web Bari | Realizzazione sito web Italia | Trame Digitali digital agency