Ippodromo abbandonato e degradato

"È con tristezza e dispiacere che prendo atto delle vergognose condizioni in cui versa l’ippodromo fiorentino". Esordisce così Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale della Lega Nord Toscana, mentre sfoglia alcune foto che mostrano in quale stato si trovino le gradinate dell’ippodromo del Visarno.
"Un tempo – chiosa l’esponente del Carroccio – la struttura era uno dei fiori all’occhiello della nostra città e andare a vedere le corse dei cavalli era anche un’occasione di festa cittadina. Oggi, invece, tutto questo è solo un ricordo e un’altra tradizione locale si appresta a scomparire".
Nel mese di febbraio 2008, il Comune di Firenze ha emesso un bando per concedere la gestione degli ippodromi del Visarno e Le Mulina, ma, in seguito, l’azienda aggiudicatrice ha avuto un contenzioso col Comune fiorentino, risolto solo a gennaio di quest’anno con la stipula di una nuova convenzione. Tale convenzione, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti, impone a Ippodromi Fiorentini S.p.A. la costruzione di una pista nell’ippodromo del Visarno destinata alle corse di trotto.
Il progetto di una seconda pista all’interno di quella già esistente, anni fa riscosse da parte della soprintendenza un parere negativo, ma oggi Ippodromi Fiorentini S.p.A. si vede costretta a realizzare l’opera entro e non oltre il 31 maggio 2012, pena il pagamento di 1.300.000 euro.
È in merito a questo progetto che Lazzeri esprime le sue più profonde perplessità. "Ho parlato con alcuni esperti che hanno visionato il progetto della nuova pista, sconsigliandone caldamente la realizzazione a causa di impedimenti tecnici rilevanti. Per prima cosa le curve di questo ipotetico tracciato sarebbero troppo strette e non sarebbero rispettate le distanze necessarie per garantire il corretto svolgersi delle corse. Spero soltanto che ancora una volta la soprintendenza esprima un parere negativo e non si lasci influenzare dalle politiche esclusivamente economiche dettate dalle necessità. A mio avviso – conclude Lazzeri –, anziché insistere nel tentativo di risanare una struttura ormai in declino, sarebbe più saggio spostare le gare di galoppo in un’altra città, ad esempio a Prato, e destinare lo stabilimento del parco delle Cascine ad altri usi".