"500 euro e il favore è restituito" questo il duro commento di Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana, dopo aver appreso dalla stampa la lista dei finanziatori del sindaco di Firenze e neo segretario Pd, Matteo Renzi, che vede anche la donazione del presidente della Mercafir Angelo Falchetti, dimissionato dalla giunta Renzi della quale era il titolare di Bilancio e innovazione.
"La mancanza di stile di Falchetti è la fotografia del metodo politico "dell'amico dell'amico" che Matteo Renzi porta avanti - dichiara Donzelli - ma non è questa donazione altamente discutibile e di pessimo gusto che ci deve far preoccupare tra i nomi dei finanziatori di Renzi".
"Dovendo essere grato a banchieri ed esponenti della finanza speculativa - prosegue Donzelli - lancerà spot senza contenuti e non farà niente di concreto per rilanciare l'economia reale e produttiva".
"Ma del resto - aggiunge il capogruppo di FdI - la storia recente ci insegna come la sinistra, dai Ds al Pd, ha sempre avuto interessi da coltivare all'interno dell'alta finanza italiana. Renzi non è il primo, dall'"abbiamo una banca" di Fassino alle ultime cronache del Monte dei Paschi di Siena passano gli interessi di certi personaggi della sinistra che vorrebbero governare il Paese".
"Ormai sono anni - conclude Donzelli - che la sinistra italiana si è dimenticata degli operai e di chi produce lavoro".
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