Ha confermato la confessione del delitto ma ha anche dichiarato di essere "amico" di alcuni cittadini senegalesi che vivono a Firenze. Così Roberto Pirrone, l'omicida di Idy Diene, ha risposto al gip Alessandro Moneti durante l'interrogatorio di garanzia nel carcere di Sollicciano dove è recluso da lunedì.
L'uomo avrebbe quindi ribadito di non aver agito per motivi razziali, così come confermano i primi riscontri degli inquirenti. "Non sono un razzista, non gli ho sparato perchè un nero. Non ho fatto caso al colore della pelle, ho sparato al primo che passava per strada" ha risposto al gip.
Pirrone ha ribadito la versione fornita subito dopo l'arresto agli agenti della mobile e al pm Giuseppe Ledda, l'uomo ha dichiarato di aver ucciso per lo stress dovuto ai debiti e alle liti in famiglia.
L'ex tipografo ha confermato che, in un primo momento, la sua intenzione era quella di suicidarsi, ma poi ha detto di aver cambiato la idea e ha deciso di uscire di casa armato di pistola per uccidere "il primo vecchino" incontrato per strada, per poter finire in carcere e liberarsi in questo modo dalla pressione dei creditori. Pirrone ha anche raccontato di non ricordare bene cosa è successo in quei minuti sul ponte Vespucci.
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