Ci siamo, il Mondiale di Ciclismo in Toscana è entrato nel vivo, oggi è stata la gara femminile elite, domani sarà la volta di quella maschile, ben 7 ore di circuito. I fiorentini intanto hanno fatto le valigie e sono andati in vacanza, altri resteranno chiusi in casa.
Firenze decisa ad aver ragione e non darla mai, facile alla polemica e al brontolio alla fine ci si è messa d’impegno, riuscendo nell’impresa di smentire ogni sorta di previsione fatta alla vigilia, dalla più catastrofica alla più rosea.
Ci saranno disagi! - non si è fatto altro che ripetere - meglio lasciare l’auto per una settimana, ma per trovare parcheggio dove bisognerà andare?
Alla prova dei fatti le difficoltà sono state contenute, alla fine si è scoperto che l’uso del treno e dei mezzi pubblici può effettivamente essere incrementato al netto dei tanti, troppi, disagi e malfunzionamenti che affliggono normalmente la mobilità alternativa. Quando si vuole si può?
Il Mondiale porterà un indotto importante, sarà una grande opportunità per Firenze e per tutta la Toscana.
In realtà per qualcuno che guadagna c’è qualcun altro che perde. Gli alberghi, non tutti, (in particolare quelli di Montecatini dove risiedono le Nazionali), hanno incrementato il volume di presenze ma ci sono ristoranti ed esercizi commerciali che sono rimasti vuoti: troppo complicato raggiungerli, meglio rinunciare o rimandare ogni acquisto. Gli appassionati della bicicletta difficilmente prenotano un tavolo, meglio un panino e una birra tra una gara e l’altra. Alcuni commercianti nella zona dei lungarni si ritengono già soddisfatti se le vendite non hanno subito un ribasso viste le transenne. E poi ci sono quei negozi che hanno deciso di tagliare la testa al toro e chiudere almeno per i giorni clou.
Tanti fiorentini approfittando degli ultimi scampoli d’estate e delle scuole chiuse per ordinanza comunale hanno fatto le valigie e sono partiti per una mini vacanza extra di bassa stagione.
Il sindaco Matteo Renzi e l’assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi ringraziano per la partecipazione e la pazienza con cui Firenze ha affrontato “l’invasione”. Ecco appunto.
“A Firenze ci sono i mondiali? E io parto” è il ragionamento fatto, e chissenefrega se in città si sta disputando una manifestazione sportiva internazionale. In fondo le due ruote non sono il calcio, soprattutto non sono la Viola.
Solo due mesi fa il semplice arrivo del tedesco Gomez tra le file della squadra gigliata ha mandato in tilt il traffico della città fino a sera, frotte di fiorentini in fila allo stadio Franchi per riuscire a vedere anche solo per pochi minuti il bomber, attualmente fermo per infortunio, che avrebbe dovuto imprimere uno scatto di reni alla squadra.
E dire che le due ruote vantano una lunga e storica tradizione toscana.
Ma vuoi mettere il ritorno di visibilità? Al di là dell’evento sportivo in sé le immagini di Firenze faranno il giro del mondo!
Sarà, ma sulle reti nazionali il Mondiale di Ciclismo non trova spazio nemmeno per sbaglio, al massimo si guadagna gli ultimi 2 minuti di un tg sportivo in cui imperversa il calcio in tutte le sue categorie. Rai Sport assegna alla manifestazione il suo secondo canale dove è possibile seguire la diretta delle gare, almeno qui. Ma non tutte, la cronosquadra femminile ad esempio non viene mandata in onda: Uci ed Infront non ritengono queste immagini, (la Rai nemmeno le produce), sebbene relative a una manifestazione Mondiale, degne di essere realizzate e trasmesse.
Va detto che gli italiani da Pantani in poi si sono progressivamente disaffezionati a questo sport troppe volte sporcato dagli scandali del doping; per fortuna gli appassionati ci sono ancora, quelli che la bici la seguono e prima ancora la usano, gli amanti di uno sport che insegna ad apprezzare la natura ma non regala fama né copertine di riviste gossip e che ai più resta sconosciuto.
Domani domenica 29 settembre però ci sarà il gran finale, la gara maschile elite, la più attesa e anche la più seguita, e qui non si scappa. Firenze sarà pronta a fornire un panorama da cartolina per l’ultima attesissima competizione. Se non fosse per il meteo che sin dalle primissime ore della mattinata mette pioggia a scrosci, le riprese aeree potrebbero saltare.
E allora? Ne valeva davvero la pena?
Si dirà che però grazie ai Mondiali ora le strade di Firenze sono stare in gran parte riasfaltate e le buche finalmente ricoperte.
Quindi, riassumendo: il mondiale della bici simbolo per antonomasia della mobilità alternativa ed ecosostenibile, sarebbe servito a spianare la via alle inquinanti quattro ruote. O no?
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