Un nuovo bosco. E tante sorprese. 475 nuovi alberi di 26 specie diverse arricchiscono oggi il Parco delle Cascine.
Ieri mattina l’inaugurazione con il sindaco Dario Nardella, l’assessore all’ambiente Alessia Bettini e il vicepresidente di Esselunga spa Giovanni Maggioni.
L’operazione è stata realizzata grazie a Esselunga spa (in ricordo di Donatella e Alice Mugnaini, uccise dalla caduta di un ramo nell’estate di due anni fa) che, attraverso un bando di sponsorizzazione, ha partecipato alla realizzazione del progetto della direzione ambiente per potenziare l’aspetto naturalistico del parco con alberi, arbusti e cespugli e incrementare la presenza di uccelli e insetti.
Il progetto interessa la parte settentrionale delle Cascine, tra il monumento dell’Indiano e il Prato delle Cornacchie. I nuovi alberi sono giovani esemplari di quasi 26 specie arboree del bosco tipiche delle foreste di pianura. Si tratta di specie autoctone spontanee o non spontanee ma acclimatate, selezionate in funzione dell’adattabilità alla scarsa luminosità e concorrenza con piante già presenti, del portamento, dell’aspetto cromatico della chioma, della valenza ecologica e della resistenza alle malattie.
In particolare sono stati piantati 32 frassini, 25 aceri, 23 tigli, 24 meli selvatici, 27 cigliegi, 15 olmi ma anche roveri, cerri, farnie, pioppi, ippocastani, peri selvatici e altri ancora.
«Il nuovo bosco è un modo per ricordare Donatella e Alice – ha dichiarato il sindaco Nardella – si tratta del più grande intervento realizzato negli ultimi anni – ha aggiunto – sicuramente dal 5 marzo 2015, dopo la bufera di vento, quando furono danneggiate 140 piante solo alle Cascine. Nelle scorse settimane abbiamo presentato il masterplan che riguarda l’intero parco che prevede un investimento complessivo di 15 milioni di euro. Progressivamente le Cascine acquistano sempre più vitalità».
«Entro i prossimi due-tre anni, inoltre – ha concluso il sindaco – il parco sarà completamente videosorvegliato».
«Si tratta di alberi selezionati per riportare la biodiversità in città e garantire tutta la filiera dell’impollinazione – ha spiegato l’assessore Bettini – sono anche di piante autorizzate dalla soprintendenza perché le Cascine sono un parco monumentale»
«Sugli alberi stiamo investendo risorse importanti attraverso un’attenta programmazione – ha proseguito – e stiamo scegliendo quelli anche più adatti ai cambiamenti climatici».
Le piante sono divise in tre diverse grandezze. Tra gli alberi di prima grandezza è stato privilegiato il genere ‘Quercus’ (rovere, cerro e farnia) nelle sue varie specie. Tra quelli di media grandezza è stato valorizzato l’inserimento del sorbo, nelle sue diverse specie, sia per la resistenza sia per l’abbondanza dei suoi frutti, capaci di attirare molti uccelli, ed ancora per i contrasti cromatici che le foglie creano durante l’anno. Anche molte altre specie arboree sono state considerate per la loro valenza ecologica: piccoli alberi da frutto per gli uccelli, alberi con abbondanti fioriture per gli insetti, alberi che producono ghiande per gli scoiattoli etc.
«Questi ultimi – ha rilevato l’assessore all’ambiente - consentono quindi di potenziare l’aspetto ambientale del Parco, confermandolo quale il più importante nodo della rete ecologica intraurbana».
Arbusti appartenenti alla flora spontanea verranno piantati sul bordo del prato, delle radure del bosco ed in associazione a piccoli alberi per attirare gli animali. Al centro di questo sistema sarà posto in opera anche il cosiddetto ‘hotel per insetti’, costituito da un piccolo manufatto in legno a forma di casetta per ospitare la microfauna di insetti impollinatori e ausiliari.
Questi ambiti saranno protetti da staccionate in legno impregnato, corrimano e traverse. Anche gli arbusti saranno protetti da staccionate che, nelle prime fasi, ne consentiranno l’attecchimento e che successivamente ne saranno inglobate.
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