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Progetto preliminare entro il 2015

Firmato il protocollo d'intesa per il rilancio della Fortezza da Basso

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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Firmato il protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Comune, Città metropolitana e Camera di Commercio di Firenze per il rilancio della Fortezza da Basso.

L’'accordo è stato sottoscritto questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati dal governatore Enrico Rossi, dal sindaco Dario Nardella e dal presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi.

«È il primo passo concreto per la tanto attesa riqualificazione della Fortezza da Basso - ha detto il sindaco -. Sono anni che parliamo del rilancio del polo fieristico e congressuale, ora passiamo ai fatti. La firma di oggi consentirà infatti di partire con il progetto preliminare a cura del Comune, che sarà pronto entro dicembre, e con il progetto definitivo che prevede il rifacimento totale del padiglione Canaviglia, la ristrutturazione del padiglione Spadolini e il restauro delle mura con i camminamenti. Si tratta di un'’operazione che ci consentirà di avere una Fortezza nuova e un polo davvero all’'avanguardia e competitivo con tutto il mondo per i nostri congressi e per le nostre fiere. Se non fosse stato per l’'impegno e la determinazione della Camera di commercio e degli imprenditori fiorentini oggi saremo ancora fermi. Sono proprio la volontà degli imprenditori e la determinazione degli Enti pubblici gli elementi che oggi ci consentono di dire che si parte davvero. La ragione per cui stiamo facendo questa operazione è la necessità di dotare la Toscana e Firenze di una infrastruttura che porti nuovo lavoro, un turismo qualificato ed eventi capaci di dare nuovo dinamismo al nostro tessuto economico. È una grande sfida, è il segno che Firenze si sta muovendo ed è la dimostrazione che il nostro territorio sta vivendo anche in questo settore una fase di profonda trasformazione».

«Il polo fieristico alla Fortezza ha un ruolo fondamentale per Firenze e la Toscana - ha detto il presidente Enrico Rossi - e la scelta strategica compiuta dalla Camera di Commercio per il suo sviluppo è in questo senso un esempio di grande significato. Questo protocollo consente alla Camera di Commercio di fare un investimento importante e di questo la ringrazio. Non sono tempi semplici per le amministrazioni pubbliche e una decisione come questa, presa da un organismo rappresentativo delle imprese e della realtà economica, assume uno straordinario valore. Ed è anche una garanzia perché gli investimenti vadano in porto e procedano bene. Aggiungo che condivido pienamente l’obiettivo del Comune di completare gli interventi nel 2017. Lavoriamo per rilanciare l’intero sistema fieristico toscano. In questo ambito le scelte su cui la Regione si impegna sono tre: Marina di Carrara, legata a Marmomacchine, Arezzo, con Gold Italy, che si inaugura sabato prossimo, e la terza è proprio la Fortezza. Con l’atto di oggi risolviamo in via definitiva la questione della sistemazione della Fortezza».

«Ci crediamo e ci stiamo impegnando molto insieme a Comune e Regione per dare a Firenze una nuova Fortezza da Basso capace di attrarre sempre più fiere e congressi da tutto il mondo, così da avere un vero e proprio polo di sviluppo per tutte le nostre imprese - ha detto il presidente della Camera di Commercio Bassilichi -. In quest’ottica la Fortezza è sì a Firenze, ma vogliamo allargare il beneficio che porterà a tutta la Toscana e al centro Italia. Come vediamo dal dibattito politico-istituzionale, i confini burocratici si stanno modificando, noi vogliamo contribuire a superare anche quelli economici che per la vita delle imprese già non esistono».

In base al protocollo d’intesa, Regione, Comune e Città metropolitana venderanno alla Camera di commercio le proprie quote della Fortezza da Basso (ognuno cederà l’8,33% della proprietà immobiliare e i quattro Enti diventeranno così proprietari ciascuno del 25%) e i soldi derivanti dalla vendita saranno investiti nel recupero del complesso.

Il Comune da parte sua si impegna a redigere il progetto preliminare entro il 31 dicembre prossimo, previa effettuazione del rilievo critico che consiste in rilievi topografici, indagini con il georadar e un’analisi sulla composizione e sullo stato di conservazione degli elementi storici e delle mura. I soggetti coinvolti si impegnano anche a definire, entro 30 giorni da oggi, le modalità relative alle successive fasi di progettazione e affidamento.

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