''La condotta di Veronica Locatelli deve ritenersi gravemente imprudente''. È questo quanto scritto nelle motivazioni della sentenza con cui l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici è stato condannato a dieci mesi di reclusione per omicidio colposo a causa della morte della 37enne che la notte fra il 15 e il 16 luglio 2008 perse la vita precipitando dai bastioni del Forte Belvedere a Firenze.
Due anni prima, il 3 settembre 2006, sempre al Forte era morto in circostanze simili Luca Raso, uno studente romano di 22 anni. Nel motivare la conferma della condanna a un anno per l'ex assessore alla cultura, Simone Siliani, la Corte d'appello di Firenze giunge a conclusioni opposte rispetto al quelle del giudice del caso Veronica Locatelli.
''Il comportamento tenuto dalla vittima - scrive la Corte d'appello riferendosi a Raso - non può essere qualificato come imprudente e neppure come imprevedibile''. E ''il fatto che in due precedenti occasioni - ricorda la Corte - dei cani fossero caduti giu' dai bastioni, sia pure in zone diverse, dimostra che la loro pericolosità non era facilmente percepibile, e la morte di un'altra giovane ragazza avvenuta due anni più tardi in circostanze analoghe (Veronica Locatelli, ndr) cadendo di notte da quello stesso bastione e quasi nello stesso punto non fa che confermare ex post la correttezza di tale valutazione''.
Parlando di Veronica Locatelli, invece, il tribunale scrive che ''non è oggettivamente ipotizzabile alcuna normale circostanza di fatto che potesse indurre qualsiasi persona che si fosse trovata a camminare sul terrapieno a saltare sul muro perimetrale se non nell'ambito di una sequenza comportamentale del tutto imprudente, irregolare e anomala''.
Sia Domenici sia Siliani sono accusati di aver tenuto aperto il Forte di notte senza le adeguate misure di sicurezza.
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