Un momento di ricordo per Antonino Caponnetto, a 100 anni dalla nascita del magistrato che è tra i simboli della lotta alla criminalità organizzata, è in programma domani pomeriggio a Firenze nel giardino a lui intitolato. Lo annuncia Salvatore Calleri, presidente Fondazione Antonino Caponnetto.
"Ricordarlo significa combattere contro la mafia. La mafia oggi in periodo covid è sempre più forte purtroppo - sottolinea Calleri in una nota -. La mafia oggi agisce con il computer, la cravatta e la lupara. Sembra che dal punto di vista pratico si sia tornati indietro di 30 anni. Abbiamo molti boss mafiosi fuori. Si sta mettendo in discussione il 41bis e la cosiddetta normativa del doppio binario contro la mafia".
"Chi combatte contro la corruzione e la criminalità è visto con fastidio da buona parte della classe dirigente - aggiunge -. Il tutto mentre il prestigio della magistratura è ai minimi termini e si assiste alla delegittimazione di chi tra loro combatte la mafia". Per Calleri, "ricordare Caponnetto, quindi, significa ribellarsi a tutto ciò e resistere a tutto ciò in modo puntuale, continuo senza fare sconti ma al contempo in modo istituzionale come nel suo stile. In modo martellante. Lo dobbiamo a lui".
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