"Siamo assolutamente favorevoli alla chiusura del campo Rom del Poderaccio. Ma non possiamo accettare che chi esce dal campo abbia, automaticamente, diritto ad avere una casa popolare.
Magari proprio una di quelle case che qualcuno sta attendendo in graduatoria da qualche decina di anni". Questo il commento del capogruppo in Consiglio Comunale a Firenze di Fratelli d'Italia, Francesco Torselli.
"Essere Rom ed aver vissuto al Poderaccio - spiega Torselli - non può rappresentare una condizione sufficiente per ottenere una casa popolare. I cittadini Rom, esattamente come tutti gli altri, facciano domanda di accesso alle graduatorie per i servizi sociali e le case popolari: chi avrà le caratteristiche necessarie ad ottenere agevolazioni le otterrà, chi non avrà le caratteristiche dovrà, esattamente come fanno gli italiani, rimboccarsi le maniche, andare a lavorare e pagare un affitto. Questa è la nostra visione: pari diritti e pari doveri per tutti".
"Assolutamente da ridere - conclude Torselli - le accuse della sinistra secondo le quali alla destra farebbero comodo i campi Rom per avere un posto dove andare a fare le campagne elettorali. I campi Rom hanno fatto comodo soltanto ad una parte politica: quella che ha mantenuto il potere grazie ai voti delle cooperative che sono ingrassate lavorando proprio con i campi Rom ed il business dell'accoglienza".
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