Si è tenuto oggi a Palazzo Medici Riccardi l’incontro tra i dieci Presidenti di Provincia toscani e i Prefetti per discutere della grave situazione economica in cui versano le Province toscane, che non sono più in grado di garantire i servizi essenziali ai cittadini. Lo storico incontro, primo caso in Italia di vertice regionale tra le due massime autorità di ambito provinciale, è servito a fare il punto sulla situazione e a creare un “fronte comune” a difesa di servizi fondamentali come la scuola o la tutela del suolo.
“Voglio esprimere un ringraziamento sentito ai prefetti presenti – dichiara il Presidente di UPI Toscana e della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni – Quella di oggi è una modalità nuova ma necessaria per risolvere i problemi del Paese, dato che tutte le Province hanno subito, e stanno subendo, pesanti interventi di indebolimento economico, tali da non poter garantire la regolare attività e lo svolgimento dei servizi per i cittadini”.
Le Province della Toscana si trovano a gestire circa 10mila km di strade di competenza, 72mila km di canali idrici, corsi d’acqua ed acque pubbliche, 337 edifici scolastici frequentati da 153mila studenti e 166 sportelli. Una mole di servizi che nel 2013 ha visto un ulteriore taglio, solo in Toscana, di circa 257 milioni di euro (99 di tagli dallo Stato, 121 di risorse bloccate con il peggioramento ulteriore dell’obiettivo del patto di stabilità e 37 milioni di minori trasferimenti regionali). Misure e riduzioni che sono state solo minimamente attenuate del decreto sblocca-debiti del maggio scorso che ha permesso di utilizzare circa 91 milioni di euro (a fronte dei 97 richiesti) per i debiti pendenti e i lavori rimasti bloccati a causa del patto di stabilità.
Per questi motivi, i Presidenti delle Province durante l’incontro hanno consegnato ai Prefetti un report sulla situazione economica degli enti intermedi in Toscana. I Prefetti hanno espresso la volontà di rappresentare agli organi dello Stato quanto illustrato dettagliatamente nei report consegnati.
“Con i tagli operati negli ultimi anni – sottolinea il Presidente di UPI Toscana e della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni – lo Stato non contribuisce più in alcun modo al finanziamento del comparto Province. Stesso discorso per la Regione Toscana, che nel solo triennio 2010-2012, ha ridotto del 60% i trasferimenti economici, pur lasciando inalterate le materie di competenza delle Province”.
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