“Le linee guida del programma di mandato del sindaco Nardella sarebbero state in gran parte credibili se fossero venute da chi si pone in rottura con il passato. Ma l'amministrazione Nardella é in netta continuità con la scorsa legislatura guidata da Renzi. E allora sentir parlare della necessità del bikesharing, di Firenze sostenibile, di città del turismo, di banda larga, del problema irrisolto di Sant' Orsola o dei contenitori doppioni, di ricucire centro con periferie, dei negozi storici che non esistono più, fa sorgere la domanda di chi abbia disatteso tutte queste priorità essenziali. Che a ben leggere sono più o meno le stesse dei 100 punti di Renzi". Lo ha dichiarato in Consiglio Comunale a Firenze Cristina Scaletti (La Firenze viva) "E allora? Firenze, l'Italia non ne possono più di slogan. Un quotidiano oggi sottolinea quanto poco amica dei turisti sia Firenze per indicazioni inesistenti, transenne, scarse informazioni, sito istituzionale con pochissime notizie. Unico dato positivo la storia di Firenze, i suoi monumenti, la sua bellezza. Allora - ha proseguito - rivolgo un invito al sindaco: abbandoni la demagogia e non si rallegri del decreto Franceschini che depotenzia la tutela perché é proprio grazie alla tutela che viene richiamata dall'art 9 della nostra Costituzione che si garantisce ai nostri figli l'eredità che ci é stata regalata e che con la deregulation del sistema delle Sovrintendenze rischia di essere seriamente minacciata. E con essa l'unica cosa che i turisti paiono apprezzare. Anche sul metodo da seguire nel governo della città, mi chiedo se non sia per caso lo stesso metodo usato fin qui rispetto al Mercato di San Lorenzo per lo spostamento dei banchi, che attendono ancora una collocazione certa e in linea con le giuste esigenze degli operatori economici”.
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