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domenica, 17 giugno 2012 - 19:04
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Giovane Italia

Torselli si dimette dal movimento giovanile del PdL

"Fare l'eletto del PdL ed il dirigente giovanile a più di trent'anni è palesemente un controsenso"
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Questa mattina, con una conferenza stampa organizzata presso la sede nazionale del Popolo della Libertà di Via dell'umiltà a Roma, assieme al segretario politico nazionale On. Angelino Alfano, l'On. Giorgia Meloni ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Presidente Nazionale della Giovane Italia.
"Apprese e condivise fino all'ultima virgola le ragioni che hanno portato Giorgia Meloni a prendere questa sofferta, ma necessaria scelta, ho deciso di seguire il suo esempio rassegnando le mie dimissioni dalla Giovane Italia, movimento giovanile del PdL nel quale ho ricoperto fino ad oggi il ruolo di Dirigente Nazionale". Questo quanto dichiarato da Torselli.
"Da un po' di tempo a questa parte - ha spiegato - ho intrapreso una battaglia a viso aperto per chiedere, anche a livello locale, il rinnovamento dei vertici del partito e la selezione di una nuova classe dirigente basata esclusivamente su capacità e merito e, per coerenza, chi chiede ogni giorno di rinnovare e di ripartire da zero non può, a trentasei anni, ricoprire ancora un ruolo nel movimento giovanile".
"Sono cresciuto e mi sono formato nei movimenti giovanili - prosegue il consigliere comunale del PdL - e so bene quale deve essere il ruolo di questi: non partiti dei piccoli, non scimmiottature degli organigramma di partito, ma fucina di idee ed avanguardia culturale. Il movimento giovanile non deve essere la mera manovalanza che organizza convegni di partito, ma deve essere in grado di stimolare il partito, avendo anche, se necessario, il coraggio di dire cose differenti dal partito stesso".
"Fare l'eletto del PdL nelle istituzioni ed il dirigente giovanile a più di trent'anni - conclude Torselli - è palesemente un controsenso e ti fa assomigliare a quei politici attaccati alle poltrone che invece considero uno dei mali maggiori di cui soffre la politica attuale. A trentasei anni è venuto il momento di concentrarsi al 100% sul partito e sulla nuova stagione politica che, mi auguro, attenda il centrodestra, lasciando la guida della Giovane Italia ad autentici giovani, liberi di idee e puri di cuore".

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