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DOCUMENTI ESCLUSIVI

Inchiesta Curtatone, il commercialista che pagava Sutera per le consulenze

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Il sodalizio criminale di Renato e Giovanni Sutera, i due fratelli siciliani gestori del Caffè Curtatone di Firenze, comprendeva molti professionisti. Alcuni dei quali, prestavano i loro servizi ai due esponenti di Cosa Nostra. Ne parleremo in maniera più approfondita nel corso dei prossimi articoli. 

 

Tra i tanti colletti bianchi che affiancano i Sutera nell'attività del bar, usato dai due pluripregiudicati per i loro affari, tra droga, bancarotte fraudolente e riciclaggio di denaro, spicca una figura che curerà le imprese economiche del gruppo. E' il commercialista Salvatore Minacori, l'uomo che tiene le contabilità delle due società fallite al Curtatone (la Siga srl e la Mela srl). Numeri e conti, che come vedremo, sono andati “smarriti”.

 

Minacori, 48enne siciliano di Messina, con studio a Empoli e Scandicci, e con vari precedenti penali per false fatturazioni, è un uomo che vive nell'ombra e che nelle pagine di questa inchiesta sembrerebbe, apparentemente, ricoprire un ruolo marginale. 

 

Invece, dai documenti esclusivi dei quali siamo entrati in possesso, emerge come l'attività del commercialista fosse centrale nelle operazioni dei Sutera. 

 

Infatti, il commercialista Salvatore Minacori pagava Renato Sutera per la sua attività di consulenza aziendale. Lo certifica una ricevuta di 2500 euro firmata personalmente dall'esponente di Cosa Nostra, soltanto un mese prima del suo arresto.

 

Ma perchè un commercalista paga un uomo in odore di mafia per le sue consulenze? 

 

Renato Sutera non ha titoli di studio, e l'unica “competenza” economica dell'uomo, appare essere un arresto per usura in una storiaccia a Montecatini, oltre alle accuse di riciclaggio e bancarotta fraudolenta, dell'inchiesta Affari di Famiglia della Procura di Firenze. 

 

Dall'indagine emerge, anche, come Minacori fosse in contatto diretto con i fratelli Sutera, impegnato a risolvere i problemi di contabilità delle società collegate ai prestanome dei due esponenti di Cosa Nostra. 

 

E' evidente da un incrocio tra alcuni documenti di cui siamo entrati in possesso. 

 

Infatti tra i clienti del commercialista siciliano non potevano mancare anche i sodali di Renato e Giovanni Sutera. In particolare, Annunziata Rizzo titolare de Lo spuntino di Pesce, una ditta individuale che gestisce due ristoranti, che la donna ha con il compagno Massimiliano “Lupo” Marconi

 

Dalle carte in mano agli inquirenti, è emerso, infatti, l'interesse economico di Renato Sutera sugli incassi dei ristoranti. L'esponente di Cosa Nostra, legato alla coppia da anni, segue da vicino i locali per “rientrare” di un debito che la coppia ha con lui. 

 

E che vi fosse un rapporto significativo tra il commercialista Minacori e la Rizzo con i “suoi” ristoranti, lo dimostra anche un altro documento che siamo riusciti ad ottenere. 

 

Una fattura da 48.800 euro (40mila + iva) emessa dalla società MMD il 31 dicembre del 2016 proprio a Lo Spuntino di pesce per “assistenza generica, assitenza di consulenza generale su contabilità tenuta da vecchio studio, realizzazione di un business plan, assistenza su realizzazione nuovo punto di vendita” . Nulla di strano, ci mancherebbe. 

 

Soltanto però, dai documenti in nostro possesso, è evidente come siano stati versati al commercialista solo gli 8.800 euro dell'Iva. La fattura è stata registrata e messa in contabilità dal ristorante, ma dei 40mila euro ancora da avere, non c'è stata più nessuna traccia. Nessun bonifico, di nessun tipo. E dalla società intestata al 100% a Salvatore Minacori, non arriverà nemmeno una richiesta di sollecito di pagamento. 

 

Messi a bilancio de Lo Spuntino di pesce e basta. Una tecnica che viene usata per diminuire gli utili di una società e pagare meno tasse, o addirittura non pagarle proprio.  Da notare, con una semplice visura camerale, che nella società di Minacori non sono presenti i bilanci fin dal 2012.

 

C'è qualcosa di strano? Secondo chi scrive, c'è qualcosa di molto strano. 

 

Perchè un commercialista paga Renato Sutera per una consulenza? Perchè Minacori non richiede 40mila euro alla società intestata alla prestanome di Sutera? Come mai la contabilità del Curtatone in mano a questo professionista è sparita nel nulla? 

 

Ufficialmente i conti del bar dei Sutera, dopo che Minacori li aveva consegnati ai due prestanome, sono stati smarriti in Sicilia ed in Albania

 

Una circostanza “non veritiera” secondo gli inquirenti che “rileggendo le dichiarazioni rassegnate dal Minacori e da Xoxha (un altro prestanome indagato) e opportunamente confrontate” ritengono “che la restituzione della documentazione non sembra sia avvenuta”.

 

Quindi che fine ha fatto la contabilità del Curtatone? L'hanno persa davvero i prestanome? O qualcuno l'ha sapientemente distrutta? Come mai lo stipendio di Sutera e le fatture ai prestanome passano tutte dallo stesso commercialista? 

 

 

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