Il 1° novembre si festeggia in tutto il mondo il “Vegan Day”, per ricordare la data della fondazione della prima associazione vegana, The Vegan Society, nel 1944 in Inghilterra, che dette il via alla diffusione del pensiero vegan e antispecista (o equispecista).
I volontari dell'associazione Progetto Vivere Vegan domani saranno nel cuore di Firenze, in via Roma, per informare le persone che non conoscono ancora il movimento e per invitarle a un aperitivo, brindare insieme e a gustare qualcosa di “buono” per noi, per gli animali e per l'ambiente: affettati e formaggi vegetali, verdure, stuzzicanti crostini e dolci per festeggiare il World Vegan Day. L'aperitivo è organizzato nel locale “Il gusto e l'uva” in via del Leone 30 nero (dalle ore 18).
“Abbiamo promosso questo evento – spiega Dora Grieco, presidente dell'associazione Progetto Vivere Vegan - per far conoscere alle persone le motivazioni che portano alla scelta vegan etica ed equispecista. La nostra civiltà è in gran parte basata sullo sfruttamento, fino alla morte, dei più deboli e indifesi: gli Animali. Sono i nostri schiavi, ad essi rubiamo la vita per nutrirci, curarci, vestirci, divertirci e per produrre un numero infinito di cose. Questo semplicemente perché sappiamo che possiamo usarli e ucciderli senza che possano difendersi”.
“Proclamiamo ogni giorno principi di solidarietà, uguaglianza, rifiuto della violenza e giustamente ci indigniamo se essi sono violati a danno di vittime umane – prosegue Dora Grieco -, ma restiamo indifferenti e accettiamo che esseri senzienti siano ridotti a macchine da carne, latte, uova, pelle, lana o che siano torturati e vivisezionati. Spesso preferiamo non guardare le immagini di questa violenza della quale siamo comunque responsabili, mentre la consapevolezza della realtà è la condizione essenziale per giudicarla e cambiarla”.
“Esiste però un altro modo di concepire il nostro rapporto con le altre specie – continua la presidente di Progetto Vivere Vegan. “Possiamo usare tutta la ricchezza della nostra evoluzione e intelligenza per migliorare noi stessi e non per meglio dominare altri esseri inermi. Possiamo non considerarci padroni assoluti della Terra, convinti invece di doverla condividere con gli altri animali senza arrogarci il diritto di sfruttarli a nostro piacimento ma rispettandoli e lasciando che vivano la loro vita. Questo vuol dire lottare per la loro libertà e rifiutarsi di usare i loro corpi e tutto ciò che deriva dalla loro schiavitù, sia a tavola che in tutte le altre circostanze della vita quotidiana”.
“Vivere Vegan significa vivere questo impegno in ogni momento e lottare contro ogni discriminazione e ogni schiavitù. Un cambiamento è doveroso e possibile”.
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