"La vera parte lesa sono stati in primo luogo i manifestanti, giovani disoccupati che chiedono risposte alla politica, in secondo luohìgo i poliziotti e non importa citare Pasolini. Quando si parla di conflitto sociale infatti non si può non tenere insieme le due parti. Non è la prima volta che un gruppo di black bloc riesce a far passare sotto silenzio le motivazioni dei manifestanti. Io penso ci sia bisogno di politica". Sul tentativo di assimilare i fatti di Genova a quelli di Roma, la Pezza dichiara: "c'è una differenza sostanziale: allora (Genova) i temi erano di carattere internazionale. Oggi i movimenti di protesta si creano perché c'è la disperazione di arrivare a fine mese. La politica deve dare risposte ai giovani".
Una condanna senza se e senza ma alle violenze di Roma anche dal Presidente del Consiglio Eugenio Giani.
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