Fido va in vacanza. Proprio come risposta al fenomeno dell’abbandono dei cani da parte dei proprietari che si allontanano per le ferie, anche quest’anno il "Parco degli Animali" di Firenze ha garantito assistenza agli animali mentre i padroni sono in viaggio.
Sono 71 i cani che, da 15 maggio fino al 10 settembre, saranno ospitati nella struttura del Comune realizzata in un’area di due ettari a Ugnano.
«Si conferma la bontà di un’esperienza nata per combattere il fenomeno drammatico degli abbandoni estivi di animali – ha spiegato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini che ieri mattina ha effettuato una visita al complesso – fornendo una risposta pubblica e di qualità con l’ospitalità nel Parco degli Animali. Siamo stati costretti a dirottare su altre strutture 35 richieste, a testimonianza del successo dell’iniziativa».
Insieme all’assessore Bettini c’era Enrico Loretti, direttore del servizio di igiene urbana veterinaria dell’Azienda sanitaria di Firenze che ha illustrato i dati principali della ‘popolazione’ animale: a Firenze vivono oltre 22mila cani e sono stati ‘censiti’, per ora, 1800 gatti (ma l’iscrizione all’anagrafe è obbligatoria solo per i cani).
«Il Parco degli Animali – ha aggiunto l’assessore all’ambiente – integra l’attività istituzionale di canile rifugio per animali senza padrone con quella di pensione per cani durante il periodo estivo. Dopo il successo del primo anno di sperimentazione, la giunta ha deliberato di rendere definitiva questa attività confermando le tariffe da 5 a 15 euro al giorno a seconda del reddito certificato Isee. Complessivamente il lavoro di questi mesi estivi frutterà alle casse comunali circa 7.500 euro che saranno totalmente reinvestiti nelle politiche di tutela degli animali d’affezione: cani, ma anche i 6000 gatti delle colonie feline presenti nel territorio della nostra città».
É l’asl, invece, a gestire il servizio di recupero degli animali e il canile sanitario nelle strutture di viale Corsica e Pratolino (e per conto della città metropolitana il soccorso degli animali selvatici, come i caprioli, vittime di incidenti stradali o in difficoltà): nel corso dei primi mesi di quest’anno ha recuperato 189 cani e soccorso 171 gatti.
A Ugnano è stato aperto anche un punto didattico (solo quest’anno oltre 30 classi delle scuole primarie e secondarie di Firenze e circa 3mila cittadini hanno visitato la struttura) con una piccola vasca dove vivono tre esemplari maschi di tartarughe (per evitare la riproduzione) di varie età con carapaci che vanno dagli 8 ai 20 cm. L’obiettivo è quello di spiegare ai ragazzi e alle loro famiglie le problematiche relative all’inserimento in famiglia di questi animali.
«Negli ultimi anni – ha ricordato l’assessore Bettini - hanno fatto la comparsa nel nostro territorio due tipi di tartarughe d’acqua, una delle quali di origine americana di cui è anche vietata l’importazione perché è una seria minaccia alla fauna locale. Crescendo queste tartarughe possono anche assumere comportamenti aggressivi e, anche causa delle dimensioni, diventano di difficilissima gestione. Tutto ciò ha fatto sì che il fenomeno dell’abbandono di questi animali abbia assunto proporzioni preoccupanti con problematiche legate alla difficile coesistenza con la fauna locale visto che si tratta di animali carnivori».
Principalmente gli abbandoni si sono verificati nelle vasche pubbliche cittadine: Fortezza da Basso, Parco delle Cascine, piazza della Libertà ecc. A testimonianza dell’emergenza, si fa presente che mediamente si ricevono circa 5/6 telefonate la settimana di persone che vorrebbero disfarsi di tartarughe d’acqua. Per fronteggiare tale problema la Direzione Ambiente del Comune di Firenze con la struttura del Parco degli Animali ha deciso, appunto, di operare su due fronti: una campagna di informazione, attraverso il polo didattico e un pagina su Facebook, e una gestione di questi animali.
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