Leopolda, Amato (AL): “La tramvia al posto del treno aumenterà la zona edificabile”

“La stazione Leopolda e la linea ferroviaria Porta a Prato verranno chiuse dal 2017, a meno che Ferrovie non conceda un’altra deroga che garantisca il servizio fino all’inevitabile interruzione all’inizio dei lavori per la tramvia linea 4, probabilmente dal 2019, e con la tramvia ci sarà la netta riduzione della fascia di rispetto, aumentando i volumi edificatori dell’area e favorendone la valorizzazione e la vendita da parte di Ferrovie e gli introiti del Comune per gli oneri di compensazione”. E’ la conclusione amara di Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, dopo il question time presentato oggi 8ieri, ndr) e dopo la verifica della normativa del 1980, il DPR n. 753, sulla fascia di rispetto diversa fra linea ferroviaria e linea tramviaria, che si riduce da 30 a 6 metri, con i relativi divieti di edificazione.
“L’area delle ex Officina Grandi Riparazioni, dietro la Leopolda, 54 mila metri quadrati, sembra un grande affare per Ferrovie e anche per il Comune – afferma Amato – perché FS Sistemi Urbani dovrebbe ricavarci oltre 30 milioni dalla vendita e il Comune incassare 14 milioni alla firma del piano di recupero, ma il problema è non solo la prossima perdita dei treni dei pendolari in partenza da Porta a Prato, ma anche i tempi di realizzazioni della futura tramvia linea 4”. La consigliera ricorda che della nuova tramvia 4 è stato elaborato dal Comune lo studio di fattibilità nel 2012 e, a detta dell’assessore Giorgetti, il progetto preliminare ad aprile 2015 per accedere ai fondi dello sblocca Italia (ma non c’è ancora un progetto definitivo, concreto) e i primi cantieri sarebbero previsti non prima del 2019. La consigliera è molto preoccupata e indignata: “L’annunciata chiusura della stazione e la cancellazione dei treni dei pendolari sembra solo strumentale e finalizzata alla vendita in corso dell'area ferroviaria, e per il Comune – conclude Amato – sembra essere più importante l’incasso dei 14 milioni in opere di compensazione che il destino dei pendolari”.

Di seguito il testo del Question Time presentato dalla consigliera Amato:

Visto che l’area di proprietà delle Ferrovie ex Officine Grandi Riparazioni, circa 54.000 metri quadrati dietro la ex stazione Leopolda, è in vendita e si parla di un prezzo di acquisto di circa 30-35 milioni di euro;
Ricordato che il Regolamento urbanistico del luglio 2015 prevede i 54 mila metri quadrati con 32.400 di case, 8.600 di direzionale, 8.100 di alberghi e 4.800 di commerciale, prefigurando perciò “un nuovo pezzo di città”;
Ricordato che l'accordo sottoscritto con Ferrovie prevede che alla firma del Piano di recupero, chiunque sia il proprietario, finiscano nelle casse comunali 14 milioni di euro;
Ricordato che al posto della linea ferroviaria Firenze-Porta al Prato-Empoli è prevista la nuova tramvia linea 4, di cui è stato approvato lo studio di fattibilità con delibera di giunta n. 360 del 5 ottobre 2012, i cui costi di realizzazione vengono stimati in oltre 49 milioni di euro per il Lotto A e in 45 milioni il Lotto B;
Ricordato che in vista dei futuri cantieri edilizi è stato previsto che a dicembre prossimo chiuderà la suddetta linea ferroviaria Firenze-Porta al Prato-Empoli con le corse attuali, che dovrebbero essere spostate su S.M.Novella, e che la Regione avrebbe chiesto a RFI di far slittare di un anno la data di tale chiusura, perché i lavori della tramvia sarebbero programmati solo nel 2019;
Ricordato che per la nuova tramvia le risorse finanziarie disponibili nel Piano Triennale degli Investimenti 2012-2014.erano per il 2013 di 13.012.716 euro, mentre nel Triennale 2016-2018 sono previsti 3.660.000 euro per il 2016, sempre tramite trasferimenti da RFI;
Considerato che ai sensi del DPR 11 luglio 1980, n. 753, lungo i tracciati delle linee ferroviarie è vietato costruire, ricostruire o ampliare edifici o manufatti ad una distanza minore di trenta metri dal limite della zona di occupazione della più vicina rotaia, e quindi i Comuni non possono rilasciare autorizzazioni a costruire nella fascia in questione, e che ai sensi del secondo comma dell’art. 49 dello stesso DPR 753/1980, la norma si applica solo alle ferrovie con esclusione degli altri servizi di pubblico trasporto, quindi la fascia di rispetto di trenta metri non si applica a tramvie, la cui fascia di rispetto è di soli sei metri;

SI INTERROGA IL SINDACO per sapere
1) se le risorse previste per la linea 4 della tramvia indicate nel Piano Triennale degli Investimenti 2016-2018 di 3.660.000 euro per il 2016, tramite trasferimenti da RFI, saranno utilizzate e in che modo;
2) a che punto sia l’elaborazione del progetto definitivo della linea 4 della tramvia;
3) se la normativa del 1980 sulla fascia di rispetto diversa fra linea ferroviaria e linea tramviaria, da 30 a 6 metri, con i relativi divieti di edificazione, sia stata l’elemento determinante per l’eliminazione della linea ferroviaria Firenze-Porta al Prato-Empoli e per la scelta della futura realizzazione della linea 4 della tramvia.