“Non si sono registrate violenze né danneggiamenti, e di questo non possiamo che dirci sollevati, dopo i fatti avvenuti in centro lunedì scorso.
Ma il fatto che il peggio non sia avvenuto non significa che non sentiamo il bisogno di esprimere la nostra netta contrarietà per un corteo antirazzista che sfila per le strade di Firenze, che città razzista non è né è mai stata. Comprendiamo il dolore di una comunità, quella dei cittadini di origine senegalese, che piange un uomo ucciso, non altrettanto la strumentalizzazione che di quell’omicidio fanno sigle politiche di sinistra ed estrema sinistra, una volta di più idealmente (e non solo) al fianco di chi vorrebbe sovvertire il nostro Stato e i suoi ordinamenti, come gli antagonisti dei centri sociali. E male ha fatto il sindaco Nardella a parteciparvi”. Questa la dichiarazione del gruppo Forza Italia a Palazzo Vecchio per voce del capogruppo Jacopo Cellai e del consigliere Mario Razzanelli.
“Dopo quel fatto, terribile e ingiustificabile, il Comune di Firenze ha espresso la sua vicinanza ai familiari e alla comunità. L’ambasciatore del Senegal è stato ricevuto dal sindaco Nardella, l’amministrazione ha annunciato di costituirsi parte civile nel processo contro l’assassino. Se questo è razzismo da parte di una città, allora forse dobbiamo ridefinire il termine razzismo – hanno aggiunto i consiglieri azzurri –. Il gesto isolato di una persona che se non è clinicamente pazza è sicuramente fortemente disturbata, non può certo caratterizzare il sentimento di un’intera comunità. La verità è che la manifestazione di oggi, dietro la facciata del buonismo, alimenta un clima di diffidenza e di odio in una città, come Firenze, da sempre accogliente nei confronti non solo della comunità senegalese ma anche di tutte le altre etnie presenti”.
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