Incentivare gli affitti a canone concordato e aiutare proprietari ed inquilini con sconti sulle tasse e sgravi sulla locazione.
E’ lo scopo dell’accordo sottoscritto stamani al Palagio di Parte Guelfa fra organizzazioni sindacali, associazioni degli inquilini e associazioni dei proprietari con il coordinamento degli assessori alla casa Benedetta Albanese e al bilancio Federico Gianassi.
Capofila in Italia, il Comune di Firenze azzera la parte comunale dell’Imu (che quindi dall’aliquota ordinaria dell’1,06% scende allo 0,46%) per i proprietari di abitazioni che affittano con contratto a canone concordato inferiore di almeno il 10% rispetto al canone massimo previsto dagli accordi territoriali. Riduzione poi dell’Imu dall’1,06% allo 0,57% a quei proprietari che affittano a canone concordato senza la suddetta riduzione. Dopo il parere favorevole dell’Agenzia delle Entrate il Comune ha adottato la misura.
“Possiamo applicare questa importante agevolazione per aiutare le famiglie in questo periodo di pandemia. Grazie alla collaborazione con sindacati inquilini e sindacati proprietari – hanno detto Albanese e Gianassi – vogliamo aiutarli con sconti e agevolazioni: uno strumento utile alle politiche abitative della città. Questa è una misura che sostiene le politiche abitative per la fragilità presenti in città e favorisce la permanenza di lungo periodo di studenti e lavoratori”.
“Oggi è una giornata positiva – hanno dichiarato Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini e Conia-. Grazie a questo accordo si prevede un abbassamento del 10% sui canoni di locazione per tutti i contratti che saranno firmati dal 1 agosto al 31 dicembre. Questa è una clausola prevista per una situazione di emergenza e quindi ci sembrava giusto con senso di responsabilità sia delle associazioni proprietari che delle associazioni degli inquilini, venire incontro alla dura difficoltà che hanno le persone che sono in affitto e quindi di prevedere un canone più contenuto. Il Comune ha fatto la sua parte andando incontro ai proprietari ‘virtuosi’ con la riduzione dell’Imu. E’ il primo caso in Italia, segno di associazioni inquilini e proprietari forti che interagiscono per il bene della collettività, delle famiglie e delle persone che si trovano in difficoltà economica dovuta al Covid. Un grande risultato è stato anche nei confronti della Agenzia delle Entrate perché grazie all’interpellanza fatta dalle associazioni dei proprietari e degli inquilini è stato riconosciuto il criterio della riduzione temporanea del canone di locazione per casi eccezionali come appunto la pandemia”.
“Anche le OO.SS. della proprietà – dichiarano Uppi, Asppi, Appc, Confedilizia, Confabitare - si dichiarano soddisfatte, poichè a fronte della riduzione temporanea del canone massimo, necessaria misura di contenimento della crisi economica, sono state introdotte dall’Amministrazione significative misure a favore dei proprietari riguardo all'Imu, ma sono pure stati introdotti nell'accordo correttivi importanti in materia di quantificazione del canone convenzionale a compensazione del sacrificio richiesto ai proprietari. Finalmente viene riconosciuto anche concretamente il ruolo dei proprietari immobiliari come categoria fondamentale nel tessuto socio economico del territorio. Le Associazioni della proprietà in questo senso riconoscono il ruolo importante avuto dagli assessori Gianassi ed Albanese ".
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