La sciagurata gestione della candidatura a sindaco di Firenze sembra abbia fatto scuola. E sia servita per cambiare rotta. A Roma, nei corridoi del Parlamento, sono tutti ormai certi: sarà Susanna Ceccardi il candidato alla poltrona di governatore della Toscana per il centrodestra. Una notizia che era nell'aria e che dovrebbe essere ufficializzata durante una conferenza stampa venerdì prossimo.
Nei mesi scorsi erano rimbalzate voci di ogni tipo. Si era passati all'evergreen rappresentante della società civile (un imprenditore o un professionista), ad un politico, e nello specifico a Paolo Marcheschi, consigliere regionale di Fratelli d'Italia. Ma dopo una serie di incontri tra i tre leader nazionali, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini quest'ultimo avrebbe strappato la Toscana ai suoi alleati. Il cavallo col quale l'ex primo ministro vuol conquistare anche l'ultimo feudo rosso è leghista, con esperienza di amministrazione locale e donna (aspetto che è diventato una costante nelle scelte del Capitano). Un ritratto che ha, senza dubbi, i tratti distintivi di Susanna Ceccardi, ex sindaco di Cascina (terra che una volta era dominio incontrastato del vecchio Partito Comunista), mamma e neo eurodeputata. Giovane, bella e determinata.
Ecco, proprio il suo ruolo a Bruxelles aveva sollevato qualche perplessità. Secondo una parte della dirigenza del Carroccio c'era il rischio di non dare la giusta importanza (almeno in apparenza) al voto e alle preferenze espresse nelle ultime elezioni europee. Un dubbio che è pian piano scemato, soprattutto assistendo ad alcune trasmissioni televisive in cui Ceccardi è stata ospite. E nel corso delle quali (non ultimo il confronto con Don Accoglienza, Massimo Biancalani, il parroco di Vicofaro), la leonessa pisana ha tirato fuori gli artigli.
Ma chi sarà il suo avversario? I dubbi nel centrosinistra restano numerosi, sia per la scissione di Matteo Renzi (e per l'indubbio potere che l'ex primo ministro ha nelle nostre terre), sia perché ancora non è affatto chiara la posizione del Movimento Cinque Stelle. Ci sarà una replica dell'alleanza umbra o i grillini andranno da soli al voto di maggio? Eugenio Giani riuscirà a convincere le varie anime dei progressisti o, all'ultimo momento, uscirà fuori un nome nuovo? Ma soprattutto, quando la Toscana voterà, il Conte Bis esisterà ancora? E come diceva Roberto Vecchioni nel 1992 “Prendila te la signorina Rambo, che fa l'amore a tempo, che fa la corsa all'oro, veloce come il lampo, tenera come un muro, padrona del futuro".